Aua
– Knud Rasmussen –
«Guardavo fuori attraverso l’oblò aperto: il sole splendeva, milioni di piccoli cristalli scintillavano sulla neve bianca e centinaia di renne selvatiche trottavano ignare verso sud…»
Formato: Copertina flessibile
Giudizio Sintetico
“Aua”è uno di quei libri che non può assolutamente mancare nella collezione di tutti coloro che, come me, vivono un’attrazione ossessiva per le zone polari e per il sentimento di avventura che emanano i grandi viaggi esplorativi.
Adelphi, con “Aua” ha dato la possibilità a tutti i lettori di entrare in contatto con alcune delle pagine più intense dei taccuini di viaggio di Knud Rasmussen, esploratore ed etnografo danese di origine groenlandese a cui dobbiamo gran parte del nostro sapere sulle popolazioni Inuit. “Aua” appartiene alla straordinaria categoria dei racconti delle Terre Polari, narrazioni nate e giunte a noi grazie all’ardire, alla determinazione e al desiderio di conoscenza dei grandi esploratori che, nel ‘900 hanno lanciato ripetute sfide al Grande Nord, spedizioni tra le quali rientrano a pieno titolo anche quelle di Rasmussen ed in particolare la quinta esplorazione Thule svoltasi tra il 1921 e il 1924 dalla Groenlandia all’Alaska.
“Aua” è un libro straordinario, un attento e affascinante racconto di un mondo che non esiste più al giorno d’oggi così come lo ha conosciuto il grande esploratore e già in fase di cambiamento all’epoca della raccolta dei suoi scritti.
“Aua” è il nome di uno sciamano, tramite spirituale attraverso cui Rasmussen ha potuto entrare in profondo contatto con le popolazioni Inuit. “Questo stato di natura fa di loro dei poeti, senza che loro stessi lo sappiano…”; parole che ben sottolineano la meraviglia di queste popolazioni che vivono una sfida e una sintonia perpetua ad una natura potente e maestosa che, a quelle latitudini, è comunque in grado di fornire loro il necessario sostentamento. L’accostamento di situazioni ed elementi apparentemente stridenti tra loro come la crudeltà del clima artico e la parca generosità della natura verso le popolazioni di quelle regioni, sono alcuni degli elementi che rendono le pagine di “Aua” un luogo irresistibile in cui perdersi nell’abbaglio (o nel buoi completo) delle regioni artiche.
Il rapporto con la natura, per gli Inuit, è di grande rispetto e fonte di antichissimi insegnamenti. La morte degli animali, per esempio, è intesa come un passaggio necessario e, allo stesso tempo, la morte è qualcosa dalla quale tenersi alla larga e tenere a bada con riti ancestrali che si perdono nelle generazioni, passaggi culturali straordinariamente descritti in questo libro.
Rasmussen, nei suoi taccuini, fornisce numerosi dettagli sulla vita Inuit, dettagli che in “Aua”si concentrano in maniera più accattivante nella seconda parte del libro quella in cui trovano ampio spazio i temi della religione e del rapporto con il soprannaturale.
“Aua” è un libro “divulgativo” in grado anche di far capire il senso della diversità e del cambiamento, arricchito anche da numerose immagini che contribuiscono a rendere ancora più carico di fascino questo viaggio nella calda spiritualità delle regioni artiche e delle sue genti, una spiritualità che rappresenta un forte carattere identitario di comunità i cui equilibri, al giorno d’oggi, paiono sempre più labili ma non meno carichi di fascino di un secolo fa.
Knud Rasmussen (Ilulissat 1879 – Copenaghen 1933), esploratore e antropologo, ha dedicato tutta la sua vita all’esplorazione delle regioni artiche e allo studio del popolo eschimese. A partire dal 1912 intraprese numerose spedizioni che lo portarono a spingersi, attraverso tutto l’estremo Nord del continente americano, fino all’Alaska. Fra le numerose opere che illustrano la sua eccezionale attività di esploratore e le sue ricerche etnografiche ricodiamo Miti e leggende della Groenlandia, 1921-1925, Dalla Groenlandia al Pacifico, 1925-1926, da cui Adelphi a tratto Aua (2018). – IBS.it –
Un libro che grazie a voi ho avuto la fortuna di poter conoscere e che presto prenderò. Da amante del Nord e da (si spera) futuro etnologo e antropologo non potevo non innamorarmene a prima vista. Grazie per questa bellissima recensione che, con estrema sensibilità, ci ha fatto assaporare il senso di questo libro/viaggio.
Grazie a te per questo bellissimo commento! Speriamo tu possa trovare molti contenuti interessanti in questo libro meraviglioso!