Paradisi minori
Megan Mayhew Bergman
La verità è che siamo pazzi, malati d’amore, tutti quanti
Formato: Copertina flessibile
“Paradisi minori” è un libro di racconti, un unione di parole capaci di contenere e far convivere passato, presente e futuro.
Con una grande capacità narrativa l’autrice inizia a raccontarci esperienze diverse partendo dal presente, raccontando il passato e lasciando grandi incognite sul futuro.
Il senso di questi racconti non va ricercato nel finale a lieto fine o in parole tra le righe, ma nell’esperienza singola capace di generare verità collettive.
Megan M. Bergman unisce paesaggi agricoli, flora, fauna e il genere umano in una danza di esperienze che hanno come centro gravitazionale le difficoltà quotidiane e il rapporto tra l’interiorità e il corpo, l’empatia e la compassione.
Scelte di vita e situazione economica non possono niente quando si ha di fronte la malattia, la solitudine, la paura della gravidanza, la mancanza di un genitore o l’apprensione per il proprio animale domestico.
Questo libro ha il potere di fondere l’uomo, l’animale e la natura, l’istinto e l’umanità, il buon senso e la speranza, la responsabilità nei confronti del pianeta e l’egoismo delle scelte.
Leggiamo così esperienze che toccano argomenti simili ma in contesti differenti come il rapporto con i genitori, la gravidanza, la malattia, la morte e l’amore.
I sentimenti e le situazioni che troviamo in queste storie variegate hanno il comune denominatore degli animali, con cui i protagonisti hanno sempre a che fare: il cane di famiglia, il pappagallo della madre, il volontariato in rifugi, la veterinaria, la pesca.
Vittime o carnefici siamo sempre noi a decidere, ma la natura spesso ci ricorda che non siamo onnipotenti e che, a prescindere dalle scelte che prendiamo, l’ultima parola è sua, del modno, di ciò che ci circonda e del trascorrere del tempo che vince su tutto.
La più grande eredità che possiamo lasciarci alle spalle è la completa armonia tra noi e ciò che ci circonda.
L’amore per l’ecosistema passa anche attraverso la compassione verso gli altri animali, la cura delle altre persone e il rispetto per la natura.
Vite che si sfiorano, le nostre, simili e unite dai drammi e dalle felicità quotidiane.
Ognuno di noi, con le sue scelte, i principi e le difficoltà, si troverà sempre a dover affrontare i grandi bivi della vita.
Il toccante rapporto con il destino umano legato agli animali, che ritroviamo in ogni storia, come la figlia che cerca disperata il pappagallo appartenuto alla madre morta che imita la voce della donna, o i pesci pescati dal padre malato che ha il cuore nuovo ma la mente non più lucida.
Una donna incinta impaurita dal lato animale di se stessa ma pronta a difendere con unghie e denti il bambino che nascerà e la ragazza, appartenente ad un gruppo contro la procreazione che decide di tenere in grembo la miglior speranza verso il futuro.
Un libro che si inizia cercando di capirne il contenuto che appare subito chiaro e che continua, tra i vari racconti, in un percorso armonioso ma intenso, piacevole e toccante.
La scrittura e il contenuto così imposto dall’autrice risulta piacevole, illuminante, semplice ma capace di centrare il segno della riflessione.
Il grande messaggio che ho reso mio e che ho scovato tra queste pagine è che siamo il più grande controsenso di noi stessi capaci invece, quando acquisiamo sicurezza, di dosare forza animale e compassione umana, per poter affrontare la vita con rispetto per noi stessi e per ciò che ci circonda.
La bellezza di queste pagine è racchiusa nella realtà sognante dei posti descritti, nel contatto tra uomo e natura, nel tatto e nelle alleanze tra umano e animale e nella profondità dei rapporti umani.
Un libro che lascia il segno con la drammaticità sognante in esso contenuta, capace di diffondere un messaggio da rendere proprio e su cui riflettere perchè, seppur diverse per ognuno di noi, le esperienze quotidiane, in un modo o nell’altro, ci rendono simili nel timore e nella forza, nel riscatto e nella riuscita.
Consigliato a tutti, a chi ama la natura, umana e non, a chi apprezza racconti diversi uniti dalla convivenza, non sempre pacifica, tra uomo e la natura, a chi sa leggere tra le righe e far proprio un messaggio così prezioso e aperto a tutti.
L’importante non è come andrà a finire ma la scelta al bivio della vita che il racconto affronta.
MEGAN MAYHEW BERGMAN
Megan Mayhew Bergman vive in una fattoria nel Vermont con la famiglia e tanti animali. I suoi lavori sono apparsi su The New York Times, McSweeney’s, Ploughshares, Oxford American e Best American Short Stories. Paradisi minori è la sua prima raccolta di racconti.