“Il 13 maggio 1981 mio marito, Mehmet Ali Ağca, attentò alla vita di Giovanni Paolo II.
Perché lo fece e per conto di chi? In 43 anni sono state seguite diverse piste e formulate molte ipotesi investigative e giornalistiche, lo stesso Ağca ha fornito versioni diverse di quel fatto. Raramente tuttavia è stata detta la verità e mai fino in fondo. I depistaggi e la disinformazione hanno regnato sovrani per oltre quattro decenni, dunque credo sia arrivato il tempo giusto per fare definitivamente chiarezza.
Ho deciso di mettere per iscritto oltre otto anni di confidenze, nel preciso intento di porre fine, una volta per tutte, al grande imbroglio di questa storia: Ali Ağca killer di Mosca. Ormai vivo stabilmente in Turchia e non penso che avrò occasione di tornare in Italia in un prossimo futuro. Mi sento quindi più libera di raccontare la verità…”.
“Dopo gli spari di piazza San Pietro, il Papa polacco della Guerra Fredda raccolse la pistola del suo attentatore e la puntò contro il Cremlino”.
L’obiettivo di questo libro è esplicitato fin da subito nel brevissimo occhiello che accompagna il titolo: il racconto quarant’anni di bugie e depistaggi rispetto ad uno dei fatti storici più importanti e meno limpidi del secolo appena trascorso, l’attentato a Papa Giovanni Paolo II per mano di Ali Agca. Ed è un racconto che da queste pagine emerge con aspetti di grande vigoria perché gli elementi che sorreggono sono di “prima mano”, provenienti direttamente da una raccolta di confidenze raccolte da Elena Hilal Agca, moglie italiana di uno dei personaggi più controversi, criptici e divisivi della storia contemporanea europea.
Queste pagine conducono il lettore nel labirinto di fatti, misfatti, depistaggi, segreti e bugie che hanno fatto da contorno al tentato omicidio di Giovanni Paolo II, un fatto che dai toni della cronaca del 1981 ha spalancato una finestra storica dalla quale sono entrati venti tesi di cambiamento che hanno investito l’Europa dei primissimi anni ‘80 con ripercussioni che l’hanno mutata per sempre, aprendo nuovi corsi e portando con sé misteri e intrighi internazionali irrisolti ancora oggi, primo tra tutti quello della scomparsa di Emanuela Orlandi.
È difficile formulare un giudizio complessivo su questo libro dalle cui pagine emergono affermazioni a tratti controverse la cui veridicità storica non sempre pare immediatamente dimostrabile.
“L’attentato al Papa” è un libro complesso che affronta temi altrettanto complessi, offrendo un interessante spaccato di Storia contemporanea in cui si intrecciano spionaggio, politica internazionale e vicende diplomatiche.
Questo libro non è solo un saggio retrospettivo ma rappresenta anche un’opportunità per avere a portata di mano alcuni strumenti e chiavi di lettura in grado di consentire a chi legge di “farsi un’idea” su fatti che hanno mutato il corso della storia recente; per sempre.
Elena Hilal Ağca si è laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Bologna Alma Mater Studiorum e in Filosofia presso l’Università degli Studi Roma Tre. Ha pubblicato un libro dal titolo “Empatia” nel 2010.
Attualmente sta seguendo un corso di giornalismo a Istanbul, dove vive con il marito.
Nata nel 1967 a Cervia, in provincia di Ravenna, Elena Hilal Ağca è cresciuta in una famiglia di agricoltori. A quattordici anni, impressionata dal gesto di Ali, ha iniziato con lui uno scambio di lettere dal carcere, per comprenderne la personalità e le motivazioni. Con il passare degli anni, quella relazione virtuale è diventata reale, fino alla conversione spontanea all’Islam e al matrimonio.
Titolo: L’attentato al Papa
Autore: Elena Hilal Ağca
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 519
Editore: Edizioni Il Punto d’incontro