Lezioni di chimica
– Bonnie Garmus –
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 464
Editore: Rizzoli
La cucina è chimica e la chimica è vita. La capacità di cambiare tutto, compresi se stessi, comincia da qui.Elizabeth Zott è magnetica. Se entra in una stanza, state certi che non le staccherete gli occhi di dosso: perché è bella, e perché ha quel modo schietto di esprimere il proprio pensiero, che scende come una lama sulla superficie molle della morale comune. Siamo nel 1952, ed Elizabeth è una giovane chimica che lavora all’Hastings Research Institute in California, un ambiente ferocemente maschilista dove il suo innegabile talento viene per lo più messo a tacere, sabotato, o usato per il prestigio altrui. Malgrado le difficoltà, il coraggio di rivendicare diritti e successi non viene scalfito e spinge Elizabeth a perseverare. C’è solo un uomo che ammira la sua determinazione: è Calvin Evans, genio della chimica in odore di Nobel, con il quale nasce un sentimento puro in cui condivisione delle formule e attrazione fisica vanno di pari passo.Ma la vita, come la scienza, è soggetta a trasformazioni, e qualche anno dopo la tempra di Elizabeth, ora madre single, folgora un produttore televisivo che le affida la conduzione di Cena alle sei, un programma di cucina che nelle sue mani diventa un appuntamento quotidiano immancabile per il grande pubblico. Il suo approccio rivoluzionario ai fornelli, infarcito di digressioni scientifiche, non mira solo alla preparazione di stufati, ma anche ad aprire gli occhi all’universo femminile. Lezioni di chimica è la storia di una donna irresistibile, che cade e si rialza più volte; è l’avventura di un’esistenza che ribalta gli schemi e costruisce un nuovo percorso, nonostante tutto. Con Elizabeth Zott si ride e si piange. È lei a dettare il ritmo, a indicarci quando andare a testa alta e quando invece è impossibile. Quello che sembra dirci, alla fine di tutto, è di non fermarci mai.
Da qualche parte inizia il cambiamento, da qualche parte nella Storia qualcuno ha avuto il coraggio di alzare la testa e rivendicare diritti che dovrebbero garantire l’uguaglianza tra le persone senza limitarne la libertà, dando vita a ruoli guadagnati per merito, senza dare peso al sesso e alla razza.
Bonnie Garmus, attraverso questa storia, rende omaggio a tutte queste persone creando un romanzo denso di personaggi diversi, di teste pensanti e non pensanti, unendo ai fatti il confronto e il dialogo in un crescendo di eventi che tengono il lettore incollato alle pagine.
“Lezioni di chimica” è un romanzo che parla della lotta all’uguaglianza di genere negli anni 60, è la storia di una donna scienziato, un chimico, che vuole rivendicare il diritto a lavorare al pari dei suoi colleghi maschi, senza violenze, guadagnandosi il rispetto ma che purtroppo paga l’arroganza e il ruolo stereotipato figlio di una società patriarcale e ancora troppo maschilista.
Elizabeth Zott è un chimico che ama il suo lavoro e vorrebbe poter contribuire alla scienza attraverso le scoperte e il duro lavoro; è una donna che ama il confronto ma non è disposta a uniformare le sue idee a quello che è il credo comune, figlio della morale, del maschilismo e di compromessi impossibili da accettare.
La storia di “Lezioni di chimica” parte da un passato che viene narrato, di un lavoro osteggiato, di un incontro da cui scaturisce un amore proibito e mal visto, di sofferenza e di un imprevisto che devia il corso della vita della protagonista.
A causa di questo imprevisto, dell’impossibilità di lavorare nella scienza come donna e grazie a un’intuizione di un produttore lungimirante, Elizabeth inizierà a condurre un programma televisivo sulla cucina dove però la chimica diventerà la vera protagonista, un concentrato di ricette ma anche di messaggi destinati alle donne d’America, alla loro libertà e ai loro diritti.
In questo susseguirsi di eventi avranno anche spazio un cane capace di imparare quasi 1000 parole, una bambina che cresce nella libertà di pensiero e cultura, un padre single e un prete in crisi con la fede.
Questi personaggi, uniti alla trama del romanzo daranno alle pagine grande spessore per i confronti e per i pensieri, ma anche grande ironia e un’aura di speranza e positività che terrà compagnia per l’intera trama.
Ho adorato “Lezioni di chimica” in ogni pagina, in ogni paragrafo è in ogni sfumatura.
Ho apprezzato l’alternarsi emotivo delle fasi della storia, la diversità dei personaggi che insieme però si completano e arricchiscono a vicenda, ho amato le pillole di chimica unite alla cucina, le parti profonde ma anche quelle leggere, lo sconfinare di ruoli predefiniti che danno spazio a grandi riflessioni ma anche lo sfondamento senza freni di pensieri pieni di libertà e speranza che oggi sembrano normalità (seppur non essendo così scontati) ma che sono indicativi di grandi passi fatti dai singoli per conquistare la libertà della collettività.
Un romanzo femminista ma anche di libertà collettiva, una storia che amplia i confini dell’accettazione sfondando i limiti morali e perbenisti di una società maschilista e patriarcale sostenendo e motivando la libertà del singolo che diventa poi, grazie al coraggio e alla determinazione, la libertà di tutti.
Profondo ma anche spassoso, commovente ma anche divertente, “Lezioni di chimica” è un romanzo ambientato in un passato non troppo lontano che parla alle donne (ma anche agli uomini) di oggi, perché i diritti e la libertà, il rispetto e l’uguaglianza non hanno data di scadenza e ancora oggi, sebbene dopo grandi traguardi raggiunti, non sono ancora pienamente raggiunti.
Bonnie Garmus ha lavorato come direttrice creativa e copywriter, occupandosi principalmente di tecnologia, educazione e medicina. Originaria di Seattle, ha vissuto in Svizzera e in Colombia, per poi stabilirsi a Londra. Lezioni di chimica, suo esordio narrativo in corso di pubblicazione in 34 Paesi, è stato il romanzo più conteso sul mercato internazionale del 2020. In arrivo la serie targata Apple Tv con Brie Larson nei panni della protagonista Elizabeth Zott.