Incandescente
– Francesco Coppola –
Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita.
(Alda Merini)
Formato: Copertine flessibile
Genere: Romanzo
Pagine: 166
Giudizio Sintetico
Eracle osserva il mondo attraverso la lente della sua condizione mentale alterata e vive un’esistenza da prigioniero delle proprie ossessioni. Finché non incontra Lena, ragazza suo malgrado enigmatica che, dopo avergli regalato la luce di un sentimento inatteso, viene misteriosamente rapita. Per lui non c’è altra scelta che mettersi sulle sue tracce nel tentativo di ritrovarla prima che sia troppo tardi. Una ricerca disperata che lo costringerà a guardare dritto negli occhi il Male ma anche a guardare senza indugi dentro se stesso per capire se il senso di quella ricerca sia autentico: Lena è una persona reale o è solo il frutto delle sue allucinazioni? O c’è una terza possibilità?
Una storia affascinante, sconvolgente e poetica allo stesso tempo; una narrazione magistrale che, tra le sue mille sfumature, trascinerà il lettore in una corsa contro il tempo, pagina dopo pagina, incastro dopo incastro, fino al sorprendente finale.
Avete presente quei libri che, una volta chiusi, vi lasciano con la faccia imbambolata?
Ecco, a me è successo con “Incandescente” di Francesco Coppola, un libro imprevedibile, a tratti surreale, che racchiude una trama che non smette di stupire e che spiazza, colpisce e lascia quasi interdetti.
La storia ci narra di un ragazzo, Eracle, che vive la sua esistenza convivendo con quello che ci appare come un deficit mentale, una visione alterata della realtà che lo porta a vivere costantemente di ossessioni, convinto però di essere l’unica persona “normale” di Cassino.
L’incontro casuale con Lena lo porta a vivere le prime esperienze romantiche della vita: incontri, tenerezze, sorrisi e un po’ di normalità.
Quando però Lena viene rapita davanti ai suoi occhi, Eracle non viene creduto da nessuno, forse in primis da sé stesso, iniziando una corsa contro il tempo, ma soprattutto contro il Male per ritrovare la ragazza.
Una ricerca esasperata, incerta che porta la storia a toccare temi e situazioni davvero impensabili.
La storia di Eracle è complessa e ricca di elementi differenti, capace di racchiudere al suo interno sia un dialogo introspettivo del protagonista (frutto della sua condizione mentale alterata quindi decisamente inusuale) ma anche un mistero intricato e un epilogo davvero spiazzante.
La scrittura di Francesco Coppola è veloce, ironica e ben si adatta al protagonista narratore a cui il lettore non sa se credere o meno, decidendo di lasciandosi quindi trasportare dalla trama stessa che evolve e subisce continui colpi di scena.
Eracle è il protagonista impensabile che dà tono alla storia, un susseguirsi di eventi in cui i personaggi convivono con le molteplici sfumature che l’autore ha voluto dare alla storia e che si scoprono lentamente pagina dopo pagina.
Avrebbe arricchito ancor di più la storia, a parer mio, una tensione creata magistralmente attorno agli eventi, sfruttando magari il passato di Cassino che, nel libro, viene comunque tracciato.
Una storia piacevole e inaspettata che avrei maggiormente ampliato e arricchito ma che indubbiamente ha saputo coinvolgermi e stupirmi.
Francesco Coppola, è nato a Roma nel 1964. Vive a Cassino, dove svolge la professione di avvocato. In ambito letterario ha già pubblicato La notte più fredda del mondo e altri racconti (Lillibook Edizioni, 2013), Il ponte chiuso – sette racconti senza via d’uscita (GDS Edizioni, 2017), oltre a diverse opere distribuite con licenza Creative Commons. Il suo sito personale www.francescocoppola.net.