Effetto Domino
– Luca Borreca –
“Cosa ti manca della Sicilia?”
“U scrusciu du mari.”
(Andrea Camilleri)
Formato: Copertina flessibile
Giudizio Sintetico
Polvere, terra e sangue. La guerra si insinua come un male incurabile nelle ferite della terra, nelle pieghe dell’anima e lentamente consuma la vita… Biagio è tornato in Sicilia da qualche settimana, riuscendo ad entrare in contatto con i rappresentanti di spicco del partito fascista. È un ragazzo dal carattere forte, con degli ideali e che ama la sua città, Catania, cercando in tutti i modi di ribellarsi alla violenza dell’esercito tedesco che sta martoriando la sua terra. Il paese non si riconosce più, così come i volti delle persone, anche gli sguardi sono cambiati, perché la guerra e l’odio che la genera divorano giorno dopo giorno ciò che è umano. Una sera un ragazzo viene barbaramente ucciso in un macabro gioco da alcuni soldati tedeschi e da quel momento la vita di Biagio non sarà più la stessa, travolto dalla ferocia dell’odio e della vendetta. L’amore per Giovanna diventa la sua ancora di salvezza, anche se il soffi o del tempo e della violenza sembra spingere a terra uno dopo l’altro gli uomini, come pedine di un domino in cui tutto inevitabilmente si lega e si intreccia a raccontare la Storia.
Amo i romanzi storici, ormai non è più una novità! Però quando mi si para davanti una lettura intrisa di storia la curiosità accresce e la voglia di sapere si amplifica a dismisura.
La storia di Biagio è ambientata nella Sicilia occupata degli anni 40, una terra che ha voglia di rivalsa ma che deve sottostare alla violenza e alla prepotenza degli occupanti che, anche se alleati, perpetrano violenze fisiche e psicologiche ai danni della popolazione locale.
Biagio è in Sicilia da qualche settimana quando inizia questa storia, rientro che l’ha portato ad avere un ruolo di spicco nel partito fascista.
Catania, la città in cui ci troviamo vede camminare inerme la popolazione, provata e sofferente divisa tra occupanti e bombardamenti alleati, persone chiuse in un limbo.
La morte misteriosa di un ragazzo e l’incontro con Giovanna, saranno per Biagio l’inizio di un barbaro gioco, guidato dalla vendetta e dal senso di giustizia che il suo arrivo in Sicilia aveva motivato.
L’inizio di un macabro gioco che, come le tessere di un domino, non termina fino all’epilogo.
Partiamo dagli appunti critici, la copertina non rende giustizia al contenuto del libro ed è presente qualche refuso qua e là.
Ora, compiuti i doveri passiamo alla modalità entusiasmo.
Per quanto il romanzo di Luca Borreca sia graffiante e doloroso, la storia di Biagio coinvolge e appassiona nel suo scorrere ma anche e soprattutto nel significato che porta con se.
Elementi variegati e distintivi si mescolano per dare al lettore una panoramica storica essenziale ma completa unita alle vicissitudini di un popolo che è il nostro popolo.
I dialoghi sono scritti in dialetto, diciamo un dialetto comprensibile perché se l’ho capito io, buona Milanese, lo può capire chiunque.
Violenza, senso di rivalsa, coraggio, sofferenze, giustizia, forza e senso collettivo di un popolo martoriato sono elementi che si uniscono alla parte narrata che segue un tratto marcato di storia italiana.
Un conflitto di pochi, un senso di vendetta latente di soldati violenti, e la voglia di rinascere di una città che diviene urlo collettivo di una nazione intera.
Effetto domino è un bellissimo romanzo, una storia profonda e senza censure, a tratti cruda, ma significativa per comprendere, anche leggendo tra le righe della trama, la nostra storia, i sentimenti e le sensazioni della generazione dei nostri nonni, che tanto ha dato ma che soprattutto tanto ha dovuto subire.
Biagio, Giovanna, Michele, Pietro e Salvo sono tutte le variabili tessere di un’imprevedibile storia italiana.
Luca Borreca è nato nel 1980 e si è laureato in Scienze Politiche con indirizzo Psico-Sociologico. Dopo aver lavorato per il gruppo editoriale l’Espresso, nel 2012 inizia ad occuparsi di content marketing per un’azienda spagnola. Il 2014 è un anno di svolta: abbandona il suo posto di lavoro fisso per dedicarsi alla sua più grande passione, lo sport, e in particolare al nuoto. Inizia a lavorare a tempo pieno alla Canottieri Milano (di cui è allenatore dal 2001), dove svolge l’attività di Coordinatore e Head Coach della squadra agonistica. Parallelamente a quest’attività, continua a fare da consulente per alcune aziende, occupandosi di diversi pro-getti editoriali. Da queste collaborazioni nasce un’importante legame con Arena, di cui diventa responsabile editoriale del progetto Arena Water Instinct, e inizia a scrivere articoli tecnici sul nuoto e sul triathlon. Nel 2015 diventa Coach Professionista e nel 2016 fonda, assieme ad Ivana Di Martino, “Li Coaching”, società di coaching e formazione azienda-le il cui approccio innovativo prevede la presenza di una forte componente sportiva nel proprio metodo di lavoro. Dopo numerose imprese sportive (di ultra-running in solitaria), nel 2018 viene pubblicato da Sperling & Kupfer il libro Correre è la risposta di cui è il coautore con Ivana Di Martino. Nel 2019 inizia a collaborare in qualità di docente presso l’Università IULM all’interno di un progetto di coaching career per gli studenti dell’ateneo.