Fuori posto
– Ivan Tabanelli –
Per quanto gli facesse fatica ammetterlo, aveva capito che i sogni sono per le persone coraggiose. E lui, coraggioso, non lo era mai stato.
Formato: Copertina flessibile
Giudizio Sintetico
Un uomo che si sente sempre fuori posto e crede che ordinare gli oggetti attorno a lui porti ordine anche nella sua vita.
Un adolescente che fa una terribile scoperta in occasione della morte della madre con cui non è in buoni rapporti.
Un anziano vedovo, eccentrico e abitudinario, che nonostante abbia trovato nella routine una confortevole rassicurazione non ha mai smesso di amare sua moglie.
Una giovane coppia in crisi a cui basta poco – un gesto improvviso, una parola sbagliata – per incrinare la loro difficile convivenza.
Un uomo che non ha memoria dei propri sogni ma da un giorno all’altro, al risveglio, inizia a ricordare sempre lo stesso incubo e decide di confidarsi con un’amica.
Cinque racconti in cui le inquietudini, le fragilità e le imperfezioni descrivono i contorni sbiaditi e le occasioni mancate che compongono le vite di questi personaggi.
Come quelle di tutti noi, del resto.
Perché “la vita è composta da una buona dose di imprevedibilità e spesso non ci sono piani, progetti o aspettative che tengano. Da un giorno all’altro, da un momento all’altro, salta tutto, ogni previsione, ogni calcolo e allora non c’è niente da fare, non resta che fare affidamento solo su sè stessi e sulle persone che amiamo per restare a galla”.
Ivan Tabanelli raccoglie in questo libro cinque vite diverse, cinque profili anonimi che non hanno nulla di speciale se non un senso di imperfezione che deriva spesso dagli altri ma che, in realtà, la storia ci porterà a comprendere essere frutto di una loro mancanza di posizione nei confronti della vita, un assoggettamento a gesti e consuetudini capaci di generare discordanze con gli altri.
Gli elementi che non hanno permesso a queste cinque persone di affrontare l’analisi della propria esistenza, partendo da una basa equilibrata, sono diversificati e nascono da comportamenti compulsivi, segreti di una madre scomparsa, nostalgia del passato, schemi mentali o esperienze oniriche che imprigionano.
Ogni racconto, narrato e organizzato in maniera precisa e brillante ha, come per le favole, una sorta di morale che porta il lettore a comprendere il messaggio che l’autore ha racchiuso tra le storie presentate.
L’animo umano, complesso e imprevedibile, è spesso vittima di sentimenti o azioni che precludono la serenità quotidiana e, in qualche modo impediscono, in questo caso ai protagonisti di esprimere o essere qualcosa di meglio, sono come prigionieri di se stessi, limitati e ignari dai loro ritmici e prevedibili comportamenti, ignorando così l’importanza dell’esistenza vissuta in comunione con chi amiamo e non solamente concentrata su noi stessi.
Un ordine malato, una madre mai conosciuta davvero, l’incapacità di dire addio ad una persona cara, imporre le proprie regole minando la serenità di coppia, sogni che diventano crucci quotidiani: cinque esempi che potrebbero benissimo rappresentare chiunque si trovi a leggere queste pagine.
Racconti piacevoli, completi, colorati che hanno l’intento di smuovere gli schemi preimpostati di cui spesso ci serviamo per non doverci sentire “Fuori posto” tra i tanti risvolti imprevedibili della vita, perché è la vita, in fondo, che decide e noi dobbiamo essere pronti ad allungare la mano trovando qualcuno pronto a sostenerci.
Ivan Tabanelli è nato a Lugo di Romagna nel 1987. Da quando ha imparato a scrivere non ha più smesso. Nel 2013 il suo incipit “Tutta colpa dei calzini” è stato pubblicato su “La Lettura”, inserto culturale del Corriere della Sera. Nel 2015 ha pubblicato la raccolta di poesie Il mondo che non muore (Epika). Nel 2018 il suo racconto “La moglie del professore” è entrato nella raccolta Lutto libero (Gelsorosso). “Fuori posto” è la sua ultima pubblicazione.