Il morbo del terrore
– Valerio Finizio –
“Rodrigo aprì gli occhi, poi entrambi trasalirono. Nella stanza penetrò un vento sottile e freddo. Avvertirono degli strani suoni, come una miriade di voci che bisbigliavano parole incomprensibili. Tra i sussurri, riuscirono a distinguere solo due parole. Andate via.”
Formato: Copertina flessibile
Giudizio Sintetico
Nel 2014 l’agenzia del demanio decise di indire un bando per cercare di dare “nuova vita” all’Isola lagunare di Poveglia che ospitò, tra gli altri, un lazzaretto e un convalescenziario.
La ricerca del demanio ha aumentato la sensibilità della popolazione veneta tanto da rallentare (o forse annullare) i propositi di vendita.
La certezza è che, nei silenzi bui delle notti, l’isola e le strutture che la dominano, unite al mescolarsi di queste ultime con la natura, rendono lo scenario perfetto per l’ambientazione misteriosa di questo romanzo… .
Rodrigo Leone è il proprietario di una catena di ristoranti, e per la nuova sede veneziana ha in mente un grande progetto: non un semplice ristorante, ma un vero e proprio paradiso turistico e culinario. A ospitare questa idea sarà Poveglia: isola abbandonata della laguna, lazzaretto durante la peste di fine Settecento e sede di un manicomio in disuso. Per sfatare le leggende che fanno di Poveglia un’isola infestata, Rodrigo mette insieme una squadra di influencer: un acchiappa fantasmi molto seguito su Youtube, una modella con milioni di follower su Instagram e un vecchio amico di scuola, Oscar, diventato un noto blogger. Doveva essere una spedizione semplice e veloce. Tuttavia, oltre alle ossa degli appestati e alle macabre storie celate tra le mura del manicomio, dalle viscere di Poveglia porteranno alla luce un altro segreto.
Non nego che il plauso principale devo farlo all’idea: Poveglia, ben si presta e rende possibile, il panorama inquietante del racconto.
La conformazione e la storia dell’isola riescono ad unire mistero, silenzi e leggende formando le basi per una trama che promette e incuriosisce ancor prima di aprire e sfogliare le pagine.
Proprio nei momenti precedenti all’inizio della lettura sono andata a cercare, spulciare e visionare, documenti e storia di quest’isola così affascinante.
La storia che Valerio Finizio crea è altrettanto moderna e interessante: influencer e modernità, lusso e strafottenza incontrano leggende e tradizione, silenzio e sospetti.
Il gruppo di giovani che parte spavaldo alla “scoperta” dell’isola e che si scontra con gli edifici abbandonati, segreti passati e inquietanti indizi riescono a catturare e coinvolgere il lettore che non si stacca fino all’ultima pagina.
Sfiorando il paranormale, spingendo alla razionalità ma nutrendo dubbi con indizi legati al passato, l’autore confonde e provoca il lettore, tenendo alta la tensione sino al finale inaspettato.
Il romanzo è ben articolato e ben scritto, anche se ci sono più errori relativi alle date riportate ad inizio capitolo, la narrazione è veloce e scorrevole e i personaggi vengono descritti in modo essenziale senza eccessive descrizioni di circostanza.
“Il morbo del terrore” è sicuramente un romanzo che ho apprezzato molto, rinnovo il mio pensiero relativo alla genialità dell’idea.
Avrei preferito una maggior lunghezza dello scritto con più dettagli e articolazione maggiore ma indubbiamente è stata una lettura piacevole e originale.
Bio e info sull’autore —> http://www.valeriofinizio.it/about-me.html
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