
Forse una delle serie TV più amate degli ultimi anni, “Il Trono di Spade” ha conquistato un pubblico di spettatori ampissimo, senza dubbio maggiore rispetto ai lettori dell’opera di George R. R. Martin a cui si ispira. Il motivo di un riscontro così positivo è la capacità di esplorare l’uomo e l’individuo in ogni sua sfaccettatura, allontanandosi dai classici fantasy che vedono la netta contrapposizione tra Bene e Male, dove l’eroe è il paladino che deve salvare il mondo mediante la sua missione. Attraverso un’analisi dettagliata, la realtà di Westeros viene reinterpretata in questo saggio con una riflessione sulla centralità del rapporto tra individuo e potere, sulla volontà di autoaffermazione dell’uomo e sull’oscena materialità della violenza nella serie.
Quando si parla tra amici e conoscenti di serie TV particolarmente apprezzate, una menzione è sempre riservata a Il Trono di Spade, fortunatissima, complessa e coinvolgente serie fantasy ispirata ai romanzi di George R. R. Martin.
Attraverso un intreccio articolato di politica, guerre, tradimenti, minacce e alleanze, nei continenti di Westeros ed Essos si dipanano lotte di potere e intrecci amorosi, affrontando ed esplorando temi variegati, tra cui l’ambizione, la realtà, la vendetta e, ovviamente, l’eros.
Giorgia Turnone, con il suo primo libro O si vince o si muore. Lineamenti interpretativi del Trono di Spade, immerge il lettore in un’analisi suddivisa in otto capitoli (non a caso lo stesso numero delle stagioni della serie televisiva), in cui trovano spazio approfondimenti sui tratti caratterizzanti della serie e dei suoi personaggi. L’autrice mira a offrire al lettore una consapevolezza più profonda — non sempre immediata per lo spettatore — di ciò che compone l’universo narrativo della saga.
Sono presenti analisi dei momenti di maggior rilievo, ritratti dei personaggi principali e riflessioni su scelte narrative anche controverse, legate in particolare alla sfera sessuale. Il tutto è articolato in varie appendici che, nel complesso, restituiscono un lavoro minuzioso, attento e completo.
All’interno di questo saggio — una lettura consigliata a chi ha visto l’intera serie, o a chi si prepara a guardarla dopo aver letto i romanzi — emergono bene e male attraverso la complessità dei personaggi, cui l’autrice dedica un’attenzione accurata e dettagliata. Da ciò affiorano infinite sfaccettature, da leggere tutte d’un fiato oppure seguendo la propria curiosità.
Giorgia Turnone ha realizzato un lavoro davvero raffinato: lo si percepisce sin dalla struttura, suddivisa in capitoli e appendici che ricalcano l’impostazione della serie, e dalla volontà di arricchire il testo con una timeline iniziale, la suddivisione delle casate e, soprattutto, l’inserimento di fotografie che impreziosiscono una narrazione capace di scorrere come un romanzo, pur mantenendo il fascino dell’approfondimento saggistico.
Si tratta, senza dubbio, di un lavoro scrupoloso, in grado di trattare in modo esaustivo sia il singolo personaggio sia l’intera contestualizzazione narrativa, visiva e intima.
Sfogliando questo libro vi renderete conto di quante analisi si susseguano: ciò consente di avere un vero e proprio ventaglio di caratteristiche che, una volta esaminate nei singoli aspetti, permettono di conoscere, comprendere e approfondire un’opera scritta con maestria e intessuta con raffinatezza — il tutto attorno a una serie capace di conquistare il cuore di molti, entrando di diritto tra le più amate dal pubblico.
Giorgia Turnone è nata a Taranto il 14 luglio 1993. Appassionata di cinema e letteratura, nel 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze dell’informazione editoriale, pubblica e sociale presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. “O si vince o si muore. Lineamenti interpretativi del Trono di Spade” è il suo primo libro.
Titolo: O si vince o si muore
Autore: Giorgia Turnone
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 344
Editore: Bookabook