
Praga, 27 maggio 1942. Il Protettore nazista di Boemia e Moravia Reinhard Heydrich – la bestia bionda, braccio destro di Himmler, e ideatore della soluzione finale – viene colpito da un attentato che portera, alcuni giorni dopo, alla sua morte. I responsabili sono Jozef Gabcˇik e Jan Kubiš, soldati dell’esercito cecoslovacco in esilio a Londra, addestrati per paracadutarsi nel Protettorato e assassinare proprio il “macellaio di Praga” in quella che in codice e conosciuta come Operazione Antropoide. Gabcˇik e Kubiš, il primo slovacco e il secondo ceco, sono stati scelti per una missione disperata che potrebbe infliggere un duro colpo al potere nazista eliminando quello che le stesse SS chiamavano HHhH (Himmlers Hirn heisst Heydrich) che in tedesco significa “il cervello di Himmler si chiama Heydrich”, riconoscendo cosi la sua grande intelligenza, ferocia e influenza: dopo mesi di preparazione, per il gruppo di patrioti guidati in pari misura da coraggio e incoscienza, e giunto il momento di entrare in azione.
Prima di Antonio Scurati che tutti abbiamo letto, qualcuno continuando la Serie di M, qualcuno arenandosi tra le pagine del primo “L’uomo del secolo”, un altro autore ha provato a romanzare la Storia: il suo nome è Laurent Binet e, in HHhH, racconta l’intera Operazione Antropoide, il piano che permise a un gruppo di patrioti cecoslovacchi di uccidere attraverso un attentato “la bestia bionda” Reinhard Heydrich.
Partendo da molto lontano, dalle vicende post belliche all’ascesa del più giovane e determinato gerarca nazista, colui che diventerà il braccio destro di Himmler, l’autore arriva alle fasi cruciali di un’Operazione che ha dell’incredibile: un colpo al cuore pulsante del nazismo, l’uccisione del cervello di Himmler (da HHhH – Himmlers Hirn heisst Heydrych) come veniva chiamato dagli stessi tedeschi.
Uomo intelligente, scaltro, feroce e influente, Heydrich viene colpito in un attentato a Praga il 27 maggio 1942, attentato orchestrato da un gruppo di soldati paracadutisti in esilio a Londra che qui verranno addestrati e che nel Protettorato di Boemia e Moravia dovranno colpire senza assolutamente fallire.
La loro è una missione senza ritorno ma non mancheranno i colpi di scena!
In queste pagine l’autore racconta in modo unico e coinvolgente sia la Storia che questa storia, vicende che si intrecciano, scontrano ed emettono conseguenze in ogni ramificazione della complessa gerarchia nazista ma anche, purtroppo, nella vita di innocenti persone che hanno pagato con la vita la terribile occupazione di Praga.
Laurent Binet scrive questo libro come esigenza di un ex ragazzo vissuto in una casa impregnata di libri e di Storia, e la scrive proprio come in un taccuino di appunti ricostruendo ogni pagina pezzo dopo pezzo, sia per quanto riguarda fatti cruciali delle vicende storiche, quanto per le persone che nel “teatro” storico di queste vicende hanno avuto un ruolo fondamentale.
Lo stile narrativo di Binet è unico ed emerge in tutto il trasporto e nell’emotività che l’autore imprime in queste pagine, una sofferenza che emerge soprattutto dalla fase finale in cui il fulcro dell’Operazione Antropode richiede giorni interi per essere impressa in poche pagine.
HHhH è diviso in due parti ma è solo nella seconda, la più breve e che giunge a due terzi del libro, che l’autore racconta il dettaglio e gli avvenimenti dell’Operazione, la prima e lunga parte è dedicata alla giovinezza di Heydrich, alle mire espansionistiche dei nazisti, alla Storia e all’occupazione di Praga e alla sua Resistenza.
Si dice spesso che la realtà superi l’immaginazione e le più famose, ma anche le meno conosciute, Operazioni della Seconda Guerra Mondiale, hanno insegnato quanto questo sia vero; tra queste pagine possiamo, da un lato arricchirci storicamente per tutti gli avvenimenti che ruotano attorno alla figura di Heydrich e all’invasione della Cecoslovacchia, dall’altro comprendere e sviscerare i passaggi che hanno portato all’eliminazione della “Bestia bionda”.
Ho amato lo stile di Binet e la capacità narrativa con cui ha saputo creare un libro che ha le caratteristiche del saggio pur mantenendo la narrazione coinvolgente di un romanzo.
Sicuramente non è un libro facile, soprattutto per le descrizioni minuziose dei fatti e il tergiversare volontario dell’autore che soffre mentre scrive e si lascia andare ad un vero e proprio fiume di drammaticità ed emozione però a fine lettura potrete dire di esserne usciti arricchiti e di aver scoperto nei minimi dettagli una pagina di Storia che pochi hanno saputo scrivere in modo così accurato e completo.
Se dovessi terminare collegandomi all’apertura di questa recensione, direi che Binet ha scritto egregiamente una storia e ha avuto un’intuizione in più rispetto a Scurati, inserendo tra le pagine alcune fotografie in bianco e nero a corredo delle vicende narrate.
Laurent Binet: 1972, Parigi, studia a Parigi.
Nel 2000 compone un racconto d’ispirazione surrealista, Forze e debolezze delle nostre mucose (pubblicato da Le Manuscrit). Nel 2004 pubblica La vita professionale di Laurent B., che testimonia della sua vita da insegnante alle scuole secondarie di Parigi e della sua regione.
Nel 2010 è stato pubblicato dalle edizioni Grasset HHhH (acronimo per Himmler Hirn heißt Heydrich, “Il cervello di Himmler si chiama Heydrich”), che racconta la storia dell’Operazione Antropoide, nel corso della quale due partigiani cecoslovacchi furono inviati da Londra ad assassinare Reynahard Heydrich, capo della Gestapo e dei servizi segreti nazisti. Con questo romanzo Binet ha ottenuto nel marzo 2010 il Premio Goncourt.
In Italia il libro è pubblicato da Einaudi.
Professore di lettere moderne, insegna nella regione parigina e tiene corsi all’Università Paris III.
Prima di insegnare in Francia, ha tenuto corsi di francese presso un’accademia militare in Slovacchia.
Musicista, è stato cantante e compositore del gruppo Stalingrad.
Titolo: HHhH
Autore: Laurent Binet
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 395
Editore: La Nave di Teseo