
Telecamera e manette, in copertina, non sono state messe a caso, ma si pongono come triste icona di una realtà maledettamente sottaciuta.
Questo libro è dedicato a te, che, inconsapevole, ogni giorno separi la plastica dal cartone.
E’ dedicato a te che hai disposto in casa un contenitore apposito per il vetro e poni cura nel conferire correttamente l’organico.E’ dedicato a te, che ti impegni nel dare il tuo contributo sociale e che insegni tutto questo ai tuoi figli.
Voglio raccontarti che ti stanno prendendo in giro.E non pensare che voglia parlarti del fatto che talvolta mischiano i rifiuti che tu hai separato o che la filiera del riciclaggio presenta qualche falla. Questi sono argomenti noti, e non fanno centro nel cuore del problema.
Voglio principalmente parlarti di come ti stanno effettivamente prendendo in giro, tutto qui.
Ti porterò mano nella mano in un lungo viaggio che ti farà comprendere come tu ogni giorno stia compiendo gesti assurdi, ridicoli e non necessari. Tutto ciò per il “capriccio” di chi ha voluto che le cose andassero così sin dall’inizio, alle tua spalle.
Voglio raccontarti di come ogni giorno non percepisci la tua forma di schiavitù. Sei diventato “servo della spazzatura”, ed essa ormai vale più di te. L’ecologia non ne beneficia e le tue abitudini domestiche sono state radicalmente modificate, mentre si sarebbe potuto fare tutto in maniera giusta, razionale, sin dall’inizio.Andiamo, seguimi nel mio libro, ti racconterò com’è andata.
Siamo sempre in tempo per svegliarci.
Il primo volume della collana “Tutto quello che stiamo facendo è sbagliato”, curato da Antonio Pentimalli, e dedicato a “La vera storia della raccolta differenziata” offre l’opportunità di dar vita a una serie di considerazioni critiche sull’attività della raccolta differenziata che ognuno di noi compie, o è tenuto a compiere, in modo più o meno consapevole.
Ed è proprio sulla consapevolezza (o sull’inconsapevolezza) che Pentimalli basa la genesi di questo excursus che ci porta a conoscere “il dietro le quinte” del mondo della raccolta differenziata che spesso, prima ancora di generare una circolarità virtuosa, genera consistenti affari economici che si antepongono al vantaggio collettivo.
Antonio Pentimalli nella sua analisi si pone un po’ come una “voce fuori dal coro”, assumendo posizioni non sempre comprensibili con immediatezza. Non è solo un viaggio nelle complesse pieghe della raccolta differenziata, questo volume analizza e si interroga anche sui condizionamenti sociali ad essa correlati mettendoli in relazione con i tempi che stiamo vivendo. L’argomento cardine del libro è che siamo “schiavi inconsapevoli” di una serie interminabile di inutili accorgimenti che ci hanno imposto ma che sarebbero stati e sarebbero sostituibili da altri rimedi, più efficaci e rispettosi per la collettività.
Ciò che si intravede dall’articolazione delle argomentazioni dell’autore, è il concetto che, diversamente da quello che molti sono indotti a pensare, la raccolta differenziata, per come la stiamo facendo, rischia di essere inutile, fastidiosa e prepotente, e potrebbe essere sostituita da soluzioni differenti.
La copertina e alcune scelte narrative andrebbero forse riviste, sicuramente non è un libro per tutti, soprattutto non è un libro per tutti quei lettori che non amano impattare in modo deciso con la critica e con visioni differenti da quelle main stream.
Sicuramente però sono pagine dense di critica che generano interrogativi importanti, sulla raccolta differenziata, sull’ecologia e su tutti quegli aspetti rilevanti che, in un primo momento, non emergono con vigore nella quotidianità.
Titolo: La vera storia della raccolta differenziata
Autore: Antonio Pentimalli
Formato: Copertina rigida
Pagine: 238
Editore: Self