La memoria è molto più di una semplice registrazione del passato. Può plasmare ogni cosa, dalla percezione della realtà alle scelte che facciamo. È ciò che siamo e ciò che possiamo potenzialmente diventare, come individui e come società. La storia del perché ricordiamo è la storia dell’umanità. Che rapporto abbiamo con la memoria? Ci dimentichiamo le chiavi di casa infilate nella serratura o il nome di una persona che abbiamo appena conosciuto? Per apprezzare appieno gli strani e meravigliosi modi in cui il cervello cattura il passato, dobbiamo porci domande precise su come funziona la memoria e perché, partendo dai meccanismi che si sono evoluti per affrontare le sfide della sopravvivenza. I nostri antenati, infatti, avevano bisogno di dare priorità alle informazioni che potevano aiutarli: quali bacche erano velenose, quali persone erano più propense ad aiutarli o tradirli, dov’era l’acqua fresca da bere… Dimentichiamo, insomma, perché dobbiamo dare priorità a ciò che conta in modo da poter utilizzare quelle conoscenze al momento giusto. I nostri ricordi sono dinamici, malleabili e talvolta imprecisi perché il nostro cervello è stato progettato per navigare in un mondo in costante cambiamento: è stato progettato per dimenticare. Questa consapevolezza può aiutarci ad affrontare le attività quotidiane ma anche le sfide che ci fanno più paura, come la perdita della memoria con l’avanzare dell’età. Ma può anche farci reinterpretare eventi passati permettendoci di guarire i traumi, eliminare i pregiudizi, imparare più velocemente. “Perché ricordiamo” è una lettura profondamente illuminante e suggestiva che svela il ruolo nascosto che la memoria gioca nelle nostre vite, in cui il neuroscienziato e psicologo Charan Ranganath, pioniere assoluto nel suo campo, ha condensato più di trent’anni di studi riformulando radicalmente il modo in cui concepiamo l’atto del ricordare. Non è un libro su “come ricordare tutto” ma un viaggio alla scoperta dei nostri processi cerebrali che ci farà capire, con un linguaggio sempre accessibile, come la memoria possa influenzare le relazioni, le scelte, la nostra identità e l’ambiente sociale in cui viviamo, per ricordare ciò che vogliamo veramente conservare e usare il nostro passato per navigare nel futuro.
“Perché ricordiamo” è uno di quei saggi che si leggono con un ritmo crescente e che consente al lettore di entrare in contatto con i complessi temi legati alla memoria e ai suoi meccanismi.
L’argomento oggetto di queste pagine di Charan Ranganath, professore presso il Centro di Neuroscienze e il Dipartimento di Psicologia e direttore del Dynamic Memory Lab dell’Università della California, potrebbe inizialmente intimorire il lettore, ma la struttura e la scrittura scorrevole e mai insormontabilmente “tecnica” lo rendono un libro piacevolissimo e illuminante.
Non è un semplice saggio di matrice psicologica, quello del professor Ranganath è un viaggio in uno degli aspetti più interessanti ed emozionanti del nostro cervello: la memoria e il rapporto che ognuno di noi ha, o può avere, con essa. Quello dei meccanismi attraverso i quali il nostro cervello cattura e archivia le informazioni e come le stesse vengono attinte una volta divenute “passato” è sicuramente un aspetto di grande fascino in grado di rivelare e aprire nuovi orizzonti, non solo sulla consapevolezza di alcuni meccanismi di carattere psicologico, ma anche sulle influenze che la memoria può esercitare sulla vita di tutti giorni, e come episodi legati alla quotidianità possono rinverdire ricordi ed episodi del passato, siano essi più o meno piacevoli.
La memoria è l’insieme delle fotografie della nostra vita, è un vero e proprio archivio che funziona con dinamiche complesse e di grande fascino, rese, in questo libro, alla portata di tutti grazie a uno stile leggero privo di accenti stilistici da manuale. Indipendentemente dal grado di consapevolezza che ognuno di noi ha nei confronti di questo tema, “Perché ricordiamo” rappresenta uno strumento rivelatore e illuminante in grado di indurre ripetute auto analisi rispetto alla nostra memoria, ai ricordi, agli episodi che li hanno generati o che li rendono difficilmente individuabili, aiutandoci a capire molto della nostra quotidianità e delle influenze che i ricordi esercitano su di essa.
Attraverso queste pagine si entra nei meccanismi psicologici dell’affascinante ansa della memoria in cui ricordi, vissuti ed episodi scorrono, affondano o riemergono a più riprese alimentando una corrente vitale indispensabile per l’oggi di ognuno di noi e, soprattutto, per il nostro futuro.
Charan Ranganath è professore presso il Centro di Neuroscienze e il Dipartimento di Psicologia e direttore del Dynamic Memory Lab presso l’Università della California, a Davis. Per oltre 30 anni ha studiato i meccanismi del cervello che ci permettono di ricordare gli eventi passati. I suoi esperimenti sul coinvolgimento della corteccia prefrontale hanno innovato ciò che sappiamo sul funzionamento della memoria e sulle aree del cervello coinvolte in questo processo. Perché ricordiamo ha debuttato al quinto posto della classifica di saggistica del “New York Times” ed è in corso di traduzione in 20 paesi nel mondo. Amazon lo ha segnalato come uno dei migliori libri del 2024.
Titolo: Perché ricordiamo
Autore: Charan Ranganath
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 304
Editore: Aboca Edizioni