Trequarti
– Alberto Lucchini –
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 298
Editore: BookTribu
Claudio sogna di fare lo scrittore e nel tempo gli rimane oltre le otto ore manda racconti a diverse riviste. Massimo fa il direttore commerciale. È in crisi con il suo ruolo che vive come un’imposizione del padre e non sopporta le logiche del fare carriera. Walter è un operaio per una ditta che noleggia bagni chimici. Odia il suo capo e tira avanti come può. Sua moglie vuole fortemente un bambino. Tutti e tre, prima di prendere le loro strade attuali hanno vissuto in un piccolo paese di provincia alla fine degli anni Novanta. E nel 1998 hanno incontrato il quarto dei tre/quarti: Lisa.
Tre amici e un paese di provincia: li troviamo nel primo capitolo, sulla soglia del primo giorno di liceo, e li ritroviamo nel secondo ormai adulti, ognuno per la propria strada con la narrazione di una quotidianità disillusa.
Il 1998 è l’anno in cui Claudio, Massimo e Walter affidano a un narratore le loro avventure di una quotidianità frizzante, dell’adolescenza e di quell’incontro capace di completare un trio già rodato: quello con Lisa, la ragazza che fece di loro i Trequarti.
Al presente sono tre uomini insoddisfatti della propria esistenza che hanno perduto l’estro e la spensieratezza degli anni passati. In mezzo il racconto di ciò che li ha visti dapprima uniti e in seguito lasciarsi per sempre, cristallizzando tra i due attimi il momento del cambiamento che, mescolando passato e presente, li ha visti esistere.
In questo romanzo si respira la bellezza del tempo passato, di quelle piccole cose che hanno unito i bambini di tutta Italia, forse del mondo: i tronchi degli alberi usati come porte da calcio, il cortile della scuola ma anche le emozioni e le paure, il linguaggio universale dell’essere bambini e ragazzi, come in questo caso, negli anni 90.
È ironico ed emozionante leggere queste pagine che sanno spaziare tra passato e presente narrandoci le vicende di tre uomini uniti dal tempo e separati dalla vita. Lisa è il cardine di tre esistenze dapprima unite e poi separate: in queste pagine si cerca il punto di non ritorno, l’attimo e le situazioni che ne hanno sancito la separazione ma si trova molto di più, e dal racconto intimo del presente che vive di pensiero introspettivo non sempre gratificante e un po’ più malinconico, emergono i colori degli anni forti, sboccati, contraddistinti dall’unione di quell’adolescenza dove c’era un grande Noi e dove pensieri e situazioni non erano mai figlie della solitudine ma di Trequarti.
Lo stile di Alberto Lucchini è ironico e attento, capace di dare uno stile specifico alla narrazione che, nella parte presente narrata in prima persona dai tre protagonisti , appare a volte volutamente confusa, senza maiuscole e frettolosa, una scelta questa che sottolinea lo stacco con il racconto ambientato nel passato. È una storia dolce, semplice e profonda quella scritta in “Trequarti”, che sottolinea le differenze nette tra l’età giovanile e l’età adulta in un racconto così elaborato che sembra di viverle appieno le emozioni attraverso un’attenzione particolare per il lato introspettivo delle singole situazioni e delle conseguenze ad esse legate.
Un romanzo che parla di vita e di emozioni, di legami e sentimenti alternando passato e presente in un concerto di situazioni in cui ci si può riconoscere e dal quale si può prendere coscienza del passare del tempo ma anche di quelle tracce che ogni avvenimento ha impresso in ognuno di noi, di ciò che siamo stati e che ci apparterrà per sempre.
Alberto Lucchini nasce nell’ottobre del 1983 a Pavia. Dopo lo svezzamento, la scuola dell’obbligo e una tesi sullo Spaghetti western, scrive per alcuni giornali locali tentando di vincere il Pulitzer ma non gli riesce così, per ripicca, decide di occuparsi di tutt’altro, dai bagni chimici alla microincapsulazione fino a tutto quello che serve per tirar su una casa da zero.
Affetto da una scimmia che lo porta a scrivere (anche e soprattutto contro il buon senso!) decide di non farsela curare e, anzi, l’asseconda, arrivando sciaguratamente negli anni a pubblicare diversi racconti brevi su riviste sia in cartaceo che on line.
In attesa ancora di capire cosa fare da grande, Trequarti è il suo primo romanzo.