Recensione India Segreta di Paul Brunton

India segreta

– Paul Brunton –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 388

Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro

Nel 1930, Paul Brunton, scrittore e giornalista inglese, parte alla scoperta dell’India, armato di entusiasmo ma anche di una buona dose di scetticismo.

India segreta è il resoconto di questo viaggio. Nel diario di viaggio di Paul Brunton troviamo una vivida descrizione di personaggi e luoghi straordinari, come pure di suggestive esperienze che non mancarono di operare una profonda trasformazione nell’autore stesso.

Mi chiedo spesso quali significati si debbano ricercare nel momento in cui intraprendiamo un viaggio, qualsiasi sia la meta da raggiungere.

Spesso purtroppo il viaggio diventa un’occasione sprecata perché assume i tratti del consumismo ricercando poco e niente dell’anima vera che i luoghi tendono sempre più a nascondere, questo per preservarsi donandosi solo a chi è veramente capace di guardare oltre la facciata delle cose.

“India segreta” è un racconto di viaggio che non si ferma solamente all’aspetto esteriore di ciò che l’India mette in mostra come caratteristica peculiare per sorprendere il viaggiatore, ma racchiude in sé una numerosa e variegata serie di racconti di esperienze vissute in prima persona da Paul Brunton che rappresentano l’indole di una terra ricca di spiritualità.

C’è un incontro magico tra il mondo orientale e il mondo occidentale che attraverso le narrazioni, le esperienze e i retroscena di incontri autentici, regalano al lettore parentesi uniche e difficilmente replicabili in modo così completo i cui confini diventano difficilmente tangibili.

La cosa che mi ha colpito di più di queste pagine è vedere come l’autore abbia raccontato l’esperienza a trecentosessanta gradi parlando, non solo di personaggi e luoghi straordinari, ma anche di persone al contrario che si sono rivelate anime truffaldine.

Un resoconto che, sebbene ormai abbia qualche anno, rimane completo, autentico e ricco sia per numero di esperienze dirette che per variegatezza: troviamo infatti insegnamenti legati allo yoga, alla spiritualità, alla saggezza ai luoghi e ai personaggi ma soprattutto alla sorpresa di tutti quegli incontri che riempiono queste pagine le cui sfumature rimangono celate dietro a un fascino che si svela poco a poco e solamente a chi ha gli occhi sinceri e affamati di sapienza.

Filosofo, scrittore, mistico e viaggiatore instancabile, Paul Brunton nasce a Londra nel 1898.

Nel 1930 si imbarca alla volta dell’India per andare a vivere tra gli yogi, i mistici e i santi, con i quali studia una varietà di insegnamenti esoterici orientali e occidentali.

Dedica tutta la vita alla ricerca spirituale ed è stato il primo a descrivere dal punto di vista occidentale ciò che apprese in Oriente. I suoi libri ebbero una grande importanza nel diffondere il misticismo orientale e a far conoscere in Occidente saggi del calibro di Sri Ramana Maharshi.

Descrivendo i suoi viaggi e le sue esperienze con piglio giornalistico e in prima persona, è stato in grado di presentare ciò che apprese delle antiche tradizioni come una saggezza viva, comunicando che la meditazione e la ricerca interiore non sono esclusivamente riservate a monaci ed eremiti, ma che possono giovare anche a coloro che conducono una normale vita attiva in Occidente.

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