Il vaso di Pandoro
– Selvaggia Lucarelli –
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 250
Editore: Paperfirst
Il 15 dicembre del 2023 Chiara Ferragni, fashion blogger e imprenditrice digitale di fama internazionale all’apice del suo successo, viene multata dall’Antitrust per promozione ingannevole. L’accusa è quella di aver spacciato un’operazione commerciale per un’iniziativa benefica destinata alle cure di bambini malati di tumore. La caduta dalla vetta è disastrosa e provoca la crisi di un impero che pareva scintillante e solidissimo: quello dei Ferragnez. In un attimo la coppia da 45 milioni di follower idolatrata dalla stampa non esiste più. Eppure, i segnali di un’imminente caduta c’erano già. Dalla sovraesposizione dei minori alla compulsiva ostentazione del privilegio, dall’attivismo ruffiano alla beneficenza opaca, nel suo libro Selvaggia Lucarelli ripercorre all’indietro la storia recente del fenomeno mediatico più discusso del Paese. Il vaso di Pandoro è l’inchiesta che ha cambiato per sempre il mondo degli influencer, imponendo più di una riflessione su come sia pericoloso, oggi, maneggiare un successo così incorporeo da svanire in un click. Fino a un’angosciante conclusione: quel vaso di Pandoro, che sia sigillato o rovinosamente aperto, riguarda tutti noi.
Il mondo dell’ifluencer marketing è un mondo complesso e dalle molteplici sfumature; I meccanismi che uniscono brand, pubblico, engagement e l’influencer stesso sono delicati e vanno oliati con cura e attenzione.
Chiara Ferragni è stata forse la prima influencer che ha saputo unire moda e blog per poi divenire influencer e donna nazionalpopolare ma non ha saputo controllare con attenzione i meccanismi del successo e le sue “api operaie”, finendo per creare il primo storytelling di ascesa e caduta di un’ape regina dell’influencer marketing.
La parabola dei Ferragnez è il più celebre esempio di come il quotidiano rarefatto e volutamente raccontato con omissioni e condito di contraffazioni possa arrivare all’apice e cadere con un tonfo, rumoroso e doloroso. Questo non sminuisce o giudica le persone in sé ma merita attenzione per ricostruire ciò che ha riempito questa vicenda, dalle fondamenta in avanti, fino a una totale mancanza di visione della realtà che ha posto (internamente ed esternamente) questioni sociali, politiche, familiari e benefiche sotto lo stesso riflettore di brand commerciali.
“Il vaso di Pandoro” è una sorta di emersione lucida dopo un’immersione manipolatoria in cui il pubblico è stato raggirato da un’idea di normalizzazione e condivisione che, di fatto, non esiste e che è stata invece fomentata da media, giornalisti e anche politici. “Il vaso di Pandoro” è una chiave di lettura di un fenomeno dove forse l’idea che tutti agiscano guidati da buoni propositi e buon senso viene rivalutata facendo anche capire quanto un evento possa essere oggetto di mistificazione che amplia a dismisura la portata del fenomeno stesso.
Più di dieci anni raccontati senza gossip ma con grande capacità analitica, forse con il dente un po’ avvelenato ma comunque privo di chiacchiericcio infondato. Non è un libro accusa, piuttosto un’occasione per formare un’idea propria spegnendo i riflettori che hanno distorto ciò a cui abbiamo assistito per anni e a cui tanti hanno solo elargito esaltazione e adulazione cieca e incontrollata.
Selvaggia Lucarelli costruisce un’analisi frutto del suo pensiero portando però testimonianze e fatti. Non è per simpatia o antipatia che andrebbe letto questo libro ma per il completo e diverso punto di vista che l’autrice ci fornisce e dal quale possiamo guardare e ricostruire una storia senza l’utilizzo di fronzoli e macchinazioni. Sta in ultima battuta al lettore trarre conclusioni, a beneficio di ciò che legge, sicuramente con maggiore consapevolezza rispetto a un fenomeno che ha tenuto banco per anni.
Una ricostruzione di fatti, personaggi ed eventi minuziosa arricchita da retroscena soprattutto sul finale e sugli “addetti ai lavori”, un processo raccontato in un’unica lunga parentesi che permette di vedere il contenuto d’insieme e capire quando e quali errori hanno contribuito all’ascesa, al successo, agli errori e all’implosione di un fenomeno glitterato ma forse non così luccicante come siamo stati abituati a vedere.
Selvaggia Lucarelli è una firma del Fatto. Scrittrice e podcaster per gli amici. Influencer e blogger per i nemici. Ma a lei va bene tutto. Le interessano molte cose, soprattutto la felicità degli animali.