Tre vite una settimana
– Michel Bussi –
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 421
Editore: edizioni E/O
Un cadavere, tre identità. Tre uomini con lo stesso volto nati lo stesso giorno, tre case, tre donne amate intensamente. Quale mistero si cela dietro questo ritrovamento?
Michel Bussi tira i fili di una vicenda inestricabile che sfocerà nella più imprevedibile delle risoluzioni.
«La curiosità di districare un rompicapo quasi diabolico e la tensione a ogni nuovo tassello aggiunto all’indagine divorano il lettore, che si sente quasi una marionetta nelle mani di Michel Bussi, in attesa di essere guidato verso la verità.» – Corinne D’Aloe per Maremosso
«Con l’abilità di un cecchino, Bussi dimostra ancora una volta di saper modulare gli stilemi del noir, della letteratura d’avventura e di viaggio, del racconto di testimonianza familiare e della suspense in questa storia pirandelliana che gioca sul tema dell’identità e delle maschere e su quello delle vite che si possono vivere in contemporanea o che si aspirerebbe a vivere.» – Luca Crovi, Il Giornale
La capitana Marelle della gendarmeria nazionale non crede ai suoi occhi quando scopre le tre patenti quasi identiche nell’automobile dell’uomo trovato morto nella scarpata: Renaud Duval, Hans Bernard e Pierre Rousseau hanno la stessa faccia, sono nati nello stesso giorno, ma in tre luoghi diversi! Qual è dunque la sua vera identità? Ed è stato incidente, suicidio o omicidio? È come se uno stesso uomo conducesse tre vite contemporaneamente a tre indirizzi diversi, con tre case, tre famiglie… In un’indagine che non offre punti fermi l’unica pista sono le marionette, che dal negozio di un misterioso libraio antiquario di Parigi portano alla lontana Boemia, teatro di un episodio di fuoco e sangue avvenuto quarant’anni prima. Ma chi è morto, Renaud, Hans o Pierre? E chi deve morire per mano di una minaccia che resta nell’ombra? Se lo chiede la polizia e se lo chiedono le tre donne che l’uomo ha lasciato. Delle tre, Nanesse
“Tre vite una settimana” è uno di quei romanzi che, a chi chiede, definirei “carino”, con una strana espressione incerta dipinta sul volto. Non è la storia strampalata o la totale indifferenza con cui sono entrata nella vicenda, come un’ospite che ha sbagliato festa, ma piuttosto l’incredibile e poco credibile risoluzione di un’enigma che Maria De Filippi avrebbe trattato in venti minuti ad avermi resa dubbiosa.
Per più di trecento pagine Bussi fa ciò che gli riesce meglio: ci manipola, ci fa credere cose che per forza non possono essere ciò che appaiono. Il problema però è che Ninfee nere è un’altra cosa e far riuscire un bluff due volte non funziona più. Ecco quindi che la risoluzione dell’enigma diventa poco credibile, ai limiti della fantascienza, e una trama thriller si trasforma nella nuova puntata di Beautiful. Bussi, ma cosa ti succede?
Michel Bussi Autore francese di gialli più venduto oltralpe. È nato in Normandia, dove sono ambientati diversi suoi romanzi e dove insegna geografia all’Università di Rouen. Ninfee nere (Edizioni E/O 2016) è stato il romanzo giallo che nel 2011, anno della sua pubblicazione in Francia, ha avuto il maggior numero di premi: Prix Polar Michel Lebrun, Grand Prix Gustave Flaubert, Prix polar méditerranéen, Prix des lecteurs du festival Polar de Cognac, Prix Goutte de Sang d’encre de Vienne. Tra le sue pubblicazioni per E/O figurano: Tempo assassino (2017),Mai dimenticare (2017), La doppia madre (2018), Il quaderno rosso (2018), La follia mazzarino (2019), Usciti di Senna (2020), la saga distopica N.E.O La caduta del sole di ferro (2020), Tutto ciò che è sulla terra morirà (2021), La mia bottiglia per l’oceano (2022), Codice 612. Chi ha ucciso il Piccolo Principe? (2023) e Tre vite una settimana (2023).