L’inferno è dietro l’angolo
– Raffaele Cars –
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 196
Editore: Homo Scrivens
Scrittore e sceneggiatore alcolizzato, paranoico, depresso, divorziato, con una figlia che a stento gli parla e con seri problemi di emorroidi: è il protagonista di questo romanzo, che inizia una sera come tante in un bar.
Dopo aver abusato di alcool e sostanze varie, il nostro eroe fa un incidente con l’auto, schiantandosi a 130 all’ora in un muro, salvandosi incredibilmente.
Tutti sono convinti che abbia voluto suicidarsi, ma non è così. È soltanto la sua ennesima idiozia.
Da lì cominceranno una serie di equivoci con cui dovrà fare i conti per tenere fede alla sua grande bugia, ma l’incontro con la giovane Sara renderà la sua vita ancora più incasinata…
Non sempre i romanzi vivono di colori pastello e finali strappalacrime, a volte ciò che le pagine di un romanzo custodiscono sono elementi psicologici in grado di descrivere le variabili graffianti che la mente umana e la quotidianità si trovano ad affrontare.
“L’inferno è dietro l’angolo” è il racconto di un uomo che, dopo un successo letterario, si sente inadeguato nei confronti della vita e dei rapporti umani, tanto da affrontare ogni avvenimento con una strafottenza esasperante che spesso lo pone di fronte a situazioni quasi grottesche, alimentando un’incompatibilità nei confronti di chi gli vuole bene, come per esempio la famiglia.
Depresso, alcolizzato e magnetico nei confronti di avvenimenti estremi, Martino Cars è l’antieroe, un uomo disperato che vive di equivoci e che sembra scappare da se stesso, giungendo poi a compiere piccoli passi che danno inizio alla sua personale redenzione.
Un incidente in auto, scambiato inizialmente come un tentativo di togliersi la vita, apre e avvia un enorme gorgo in cui il protagonista viene risucchiato dando avvio a una serie di eventi al limite del grottesco che lo porteranno di fronte a un giudice e, soprattutto, di fronte a se stesso, al suo animo e alla profondità della sua personalità che spesso ha nascosto anteponendole la strafottenza.
Il romanzo di Raffaele Cars è un susseguirsi di eventi raccontati con un linguaggio senza filtri a cui il lettore si abbandona leggendo tra le righe l’inquietudine di un uomo e ciò che si trova ad affrontare a causa del suo atteggiamento folle, da cui nulla di buono può emergere se non una nuova consapevolezza nel voler affrontare il proprio malessere. È una storia, questa, in cui forse ci viene chiesto di leggere tra le righe, di notare dettagli non scritti ma inseriti in personaggi, avvenimenti, dialoghi e tantissime parentesi che si aprono in un turbinio di avvenimenti che stravolgono la vita del protagonista di chi lo circonda.
È significativo l’inserimento di un problema emorroidale all’inizio del romanzo che si protrae fino alla chiusura di questo racconto, un sinonimo legato a un procrastinare di fronte al quale il protagonista deve soccombere in ultima battuta.
Un romanzo dalle ampie note pulp che vive però anche di parentesi reali e profonde scritte senza filtri ma dense di significati.
Una storia che destabilizza, coinvolge e toglie il respiro riuscendo ad affrontare delicati argomenti attraverso la vita di un personaggio che unisce e riunisce i tanti limiti dell’indole umana.
Raffaele Cars, classe 1992, ha partecipato alle antologie Infinito presente (2015) e Faximile. 101 riscritture di opere letterarie (2016). Ha scritto programmi radiofonici per network nazionali e, nel 2021, il fortunato podcast Hikaya – 4 donne dall’Afghanistan, recitato da Daniela Ioia e prodotto in supporto della Fondazione Pangea Onlus. Ha pubblicato per Homo Scrivens il romanzo La giovinezza al tempo degli orsi (2018). Nel 2022 ha vinto la prima edizione del torneo letterario Tennis Writing, organizzato in occasione del Milano ATP Challenger.