Camere nascoste
– Angela Marino –
Formato: Copertina flessibile
Genere: Noir
Pagine: 214
Editore: Self
Giudizio Sintetico
Una domenica di settembre, un campo di grano dorato, un bambino che rincorre un aquilone. In questo scenario idilliaco e rassicurante, nelle campagne alla periferia di un paesello in provincia di Napoli, viene ritrovato il corpo senza vita della diciottenne Diletta Ivak, studentessa. Nuda, con la pelle intatta e bianchissima, come se qualcuno avesse voluto preservarne la bellezza oltre la morte, sembra quasi che si sia addormentata tra le spighe. Solo un sottile laccio intorno alla gola e un rivolo di sangue che viene giù dalle labbra, sotto il fazzoletto con cui è stato pietosamente coperto il suo viso, suggeriscono che è stata uccisa. Pagina dopo pagina scopriremo che il caso Ivak è molto di più quello che sembra: è un delitto che ci svela le peggiori turpitudini umane, che ci mostra gli abissi in cui si cade valicando una certa linea. Quella tra il mondo del giorno e il mondo della notte, tra la luce e il buio, nel segreto delle vite che vittima e assassino conducevano parallelamente a quelle da tutti conosciute, all’insaputa dei loro cari. Perché più importante del chi, in certi crimini, è il perché. Camere nascoste è un noir che ci racconta un’altra Napoli, quella della provincia contadina che ha dovuto fare i conti con l’urbanizzazione senza che questa volesse dire progresso o modernità. E che resta ostaggio delle proprie arcaiche leggi e delle sue antiche ferite.
Di fronte a un crimine efferato si assiste spesso a un susseguirsi di eventi mediatici e non che con l’indagine hanno sempre poco in comune.
Come in un congegno ormai rodato si susseguono ricerche di verità nascoste che spostano l’attenzione a seconda dell’interesse di un pubblico che morbosamente vuole conoscere e sapere.
La vita segreta della vittima, i conflitti interiori, i voltafaccia delle persone a lei vicine, i retroscena scabrosi del colpevole, gli scoop, le reazioni e gli intricati meccanismi della macchina mediatica che gioca con il caso in questione.
Nel romanzo di Angela Marino è da subito chiara la dinamica del brutale omicidio di Diletta Ivak, così come il colpevole è subito stanato e condotto di fronte al Giudice per le indagini preliminari per un primo interrogatorio.
Se da una parte viene riportato il confronto con il Gip, dall’altra l’autrice ci permette di sondare e assistere a tutto ciò che avviene al di là dell’indagine, un processo dove gli imputati diventano numerosi e i colpevoli passano in secondo piano.
Camere nascoste è una storia che permette al lettore di ritrovare e analizzare tutto ciò che si scatena di fronte a un crimine, un’accensione immediata di dinamiche che si ripetono e che ormai conosciamo bene viste dal punto di vista di una storia romanzata che potrebbe essere e diviene una delle tante.
L’intento dell’autrice, che nella vita si occupa n di cronaca nera per Fanpage.it, è proprio quello di analizzare e sviscerare i passaggi che accompagnano casi come quello riportato in questo libro che prende in prestito e modifica fatti reali, dando al lettore la possibilità di farsi un’idea e interrogarsi su quello che è il mondo mediatico ma anche il vasto e complesso bagaglio emotivo che ogni storia porta con sè.
Una lettura veloce e coinvolgente che lascia in eredità grandi spunti riflessivi sul mondo moderno, sulle dinamiche e le scelte discutibili che vengono fatte di fronte a un caso di cronaca nera dove si disperdono gli elementi importanti (che proseguono nelle aule predisposte) a beneficio di cambiamenti esterni nei protagonisti e nelle reazioni dell’opinione pubblica modellata dai media stessi.
Un esperimento narrativo di grande attualità che aiuta a comprendere e riflettere i meccanismi della mente umana sia nei protagonisti del romanzo ma anche dell’intera opinione pubblica.
Angela Marino Classe 1983, vive a Napoli e lavora come cronista di nera nella redazione di Fanpage.it. Nel 2014 ha pubblicato, per Round Robin, il libro reportage sulle ecomafie C’era una volta il re fiamma. Camere nascoste è il suo primo romanzo.