Sons of Prometheus: I figli di Prometeo
– Martin Eco Dantes –
Formato: Copertina flessibile
Genere: Thriller storico
Pagine: 209
Editore: self
Un folle autoproclamatosi un Dio e la sua setta assassina di sedicenti dèi, ognuno col nome di un dio pagano di diversi pantheon: greco, latino, celtico, nordico, nativo americano, maya, indù, egizio. Un viaggio disperato attraverso il mondo, unica pista: i messaggi di sfida lasciati dagli assassini. Due nemici giurati, un uomo senza nome e l’inquisitore che lo aveva condannato, uniti da un comune intento: uccidere qualcuno che non può morire. Ogni storia ha più punti di vista: il racconto del protagonista, quello dell’ inquisitore e il diario dell’assassino che ne spiega i retroscena. Il primo capitolo della saga che racconta l’inizio e le prime due tappe di un viaggio senza fine. Un thriller storico vivido e cruento che, a ogni tappa, sfida i lettori ad arrivare alla soluzione prima della scioccante conclusione.
“Sons of Prometheus: i figli di Prometeo” è un thriller dai tratti decisamente noir che ci conduce nelle tristi pagine dell’Inquisizione guidati da un folle piano di vendetta.
Il protagonista, che suo malgrado si trova al centro di un piano di vendetta e di ricerca, deve – sotto ricatto trovare un uomo che ha saputo creare terrore e disordine proclamandosi invincibile, mettendo in pericolo la vita stessa del personaggio principale.
Le pagine scritte da Martin Eco Dantes sono fitte di memorie e introspezione e condite con numerosi riferimenti culturali, storici e letterari, sapientemente spiegati nelle note a fine volume.
La trama prende lentamente vita raccontandoci i fatti che conducono il protagonista alla ricerca della setta tra diverse città, incontrando e scontrandosi con persone dalle quali starebbe volentieri lontano.
Quella che però sembra essere una caccia all’uomo si tinge di giallo rendendo necessarie indagini serrate che esplodono in un susseguirsi di macabri epiloghi legati proprio all’Inquisizione, aprendo poi a un secondo volume che promette la continuazione delle indagini e della ricerca di Promheteus.
Devo dire che la trama di fondo è molto interessante, così come meticolose e illuminanti sono le caratteristiche date ai riferimenti che alzano il valore culturale di ogni singola riga.
Anche l’alternarsi tra narrazione e memorie rende avvincente la lettura dando diversi punti di vista all’intera trama, d’acconto però che non sempre è scorrevole e immediato sia per il carattere corsivo – che a mio avviso è difficile da leggere in modo fluido – sia per elementi, confronti e dialoghi che spezzano in modo netto il susseguirsi degli eventi.
A mio avviso la trama e l’idea sono davvero ottimi, così come i riferimenti che rendono molto interessante la lettura. Mi sentirei di consigliare all’autore una diversa scelta rispetto ai caratteri e all’impaginazione che risultano a tratti difficili da affrontare in modo fluido e rendono necessarie lunghe pause per far riposare la vista. Anche la copertina, secondo me, andrebbe forse rivista, ma si evince da Amazon che forse ha già subito un restiling.
Una scrittura d’altri tempi, un romanzo che sembra una vera e propria macchina del tempo. Aspettiamo il secondo volume sperando in maggiore fluidità e grandi colpi di scena con maggiore slancio nella suspance che qui forse un po’ è carente.
Volevamo segnalare che il libro ha recentemente subìto un restiling, la copertina è cambiata e i caratteri del diario sono stati modificati in “bookerly”.
Martin Eco Dantes, 33 anni, come i canti di una cantica della Divina Commedia.
Martin Eco Dantes, uno pseudonimo di gusto nerudiano che è l’omaggio vivente a tre maestri della letteratura: George R.R. Martin, Umberto Eco e Alexandre Dumas, attraverso il cognome del suo più celebre personaggio, Edomnd Dantès, ma, a ben vedere, gli omaggi sono quattro, perché non è possibile scrivere Dantes senza scrivere Dante.