Il Mondo senza emozioni
– Emiliano Forino Procacci –
E’ una malattia. La gente ha smesso di pensare, di provare emozioni, di interessarsi alle cose; nessuno che si appassioni o creda in qualcosa che non sia la sua piccola, dannata, comoda mediocrità.
(Richard Yates)
Formato: Copertina flessibile
Genere: Romanzo
Pagine: 310
Editore: Self
Giudizio Sintetico
In un mondo nel quale le persone non sono in grado di provare alcuna emozione, ha inizio la storia di William Pattern che alla ricerca della verità si spingerà oltre ogni confine. Continui colpi di scena ed eventi inaspettati porteranno il protagonista a confrontarsi con una strana organizzazione della resistenza e a scoprire l’importanza delle emozioni, delle microespressioni facciali e del linguaggio del corpo. In questo scenario l’umanità si è salvata dalla minaccia di un terribile virus grazie alla scoperta di un vaccino ad opera del proprietario di una grande casa farmaceutica. In un mondo popolato da persone con il volto inespressivo e il cuore freddo come il ghiaccio, si verificano molti avvenimenti straordinari, come quello di una storia d’amore impossibile che si intreccia con una trama ricca di azione ed enigmi da risolvere.
Il mondo nel quale è ambientato il romanzo di Emiliano Forino Procacci è un mondo quasi post apocalittico dove una pandemia ha ridotto notevolmente la popolazione e dove un imprenditore, proprietario di una grossa azienda farmaceutica, ha salvato tutti con un vaccino.
Quello che appare però gli occhi del lettore è che questo mondo è oramai un mondo senza emozioni dove, William Pattern, cercherà la verità sulla sua storia ma soprattutto sulla storia di questo inspiegabile cambiamento.
Indagando e mettendo se stesso in grave pericolo scoprirà l’importanza delle emozioni, il loro pericolo in un mondo imperfetto, ma soprattutto cercherà di ritrovare la strada verso quell’amore che appare quotidianamente nei suoi pensieri al quale non sa dare una spiegazione.
In un mondo senza emozioni, Emiliano Forino Procacci dona vita a un protagonista che ci conduce alla ricerca della vita autentica, di quelle sensazioni sopite che divengono fondamentali per vivere.
Questo romanzo appare quasi come una metafora per portare il lettore a comprendere il valore di ogni singola emozione che proviamo, anche in quei momenti che crediamo parte banale della nostra quotidianità.
Attraverso città dal nome improbabile e una storia volutamente estrema, l’autore analizza e ci conduce alla scoperta del nostro essere culla di innumerevoli emozioni che impegnano non solo la nostra mente e il nostro cuore ma che si riflettono sul nostro viso, sui gesti, le pose e tutto ciò che facciamo.
L’autore è un esperto di comunicazione verbale e non verbale, soprattutto nel campo delle micro espressioni facciali, e ha creato un metodo per coniugare la loro lettura all’attività di ricerca del personale all’interno delle aziende.
Quello che ha fatto in questo romanzo è portarci all’interno del suo mondo attraverso una storia che ha dell’incredibile e che appassiona in modo magnetico.
La scrittura è veloce, non si sofferma sulle parti descrittive e di sfondo ma avanza nel percorso che il protagonista deve affrontare per combattere la sua battaglia che è anche battaglia di tutto il mondo.
Il grande merito che va all’autore e secondo me la capacità, soprattutto all’inizio di descrivere personaggi, luoghi e sensazioni togliendo totalmente la parte emozionale che, in genere, rappresenta gran parte delle fasi descrittive di una narrazione.
L’evoluzione della trama ha indubbiamente dell’incredibile e va letta proprio, secondo me, come un originale metafora avvincente, avventurosa e al cardiopalma, per sconfiggere la convinzione che un mondo senza emozioni sia migliore, che in queste pagine prende vita attraverso l’azienda farmaceutica, ma nello stesso tempo ci permette di conoscere l’importanza delle emozioni e la loro estensione in ogni contesto della nostra vita.
Devo anche fare un plauso alla capacità dell’autore di avventurarsi nel mondo senza emozioni, un mondo senza criminalità, senza droghe senza tutte quelle forme d’arte che ci danno benessere, un mondo senza quelle situazioni che affrontiamo quotidianamente con grande entusiasmo perché ci danno la spinta in più per andare avanti ma anche quei momenti di dolore che in qualche modo servono per poter affrontare la vita.
Il mondo senza emozioni è un mondo di frasi di circostanza, è un mondo di rapporti umani faziosi, colpisce soprattutto il tratto familiare di questi rapporti umani e l’abbandono di tutto ciò che non è necessario alla sopravvivenza ma dedicato unicamente all’intrattenimento.
C’è ovviamente una parentesi amorosa, che assume grande significato nel momento in cui si evince quanto l’amore possa essere l’antidoto per abbattere una qualsiasi difficoltà, fisica e non fisica.
Nel complesso devo dire ho apprezzato molto questo romanzo, l’ho praticamente divorato, sono rimasta colpita dalla capacità dell’autore di volerci raccontare qualcosa di se stesso e del suo mondo attraverso una storia super avventurosa, credo che la velocità e alcuni tratti estremi siano voluti per poter sottolineare i concetti non in modo accademico, ci sono delle imperfezioni ma, nel complesso, è stata una lettura davvero piacevole e che mi ha arricchita di nozioni che totalmente ignoravo.
Emiliano Forino Procacci, psicologo e scrittore. Ha conseguito due lauree magistrali, si è formato in California e presso la City University London (Inghilterra). Esperto di micro espressioni facciali è autore del libro “Il mondo senza emozioni”