Perché viaggiamo
– Tony Wheeler –
Formato: Copertina flessibile
«In fin dei conti è per questo che viaggiamo: per capire. I nostri meschini pregiudizi e le certezze vengono lasciati a casa, come gli abiti che non siamo riusciti a stipare nel bagaglio già sovraccarico».Il fondatore di Lonely Planet, Tony Wheeler, protagonista di una delle grandi rivoluzioni culturali del Novecento, dopo una vita intera trascorsa viaggiando, ha provato a dare una risposta agli interrogativi che l’esperienza del viaggio porta con sé. Perché viaggiamo è una piccola filosofia del viaggio e al tempo stesso una forte e coraggiosa difesa dalle accuse di massificazione e conformismo che vengono talvolta mosse a questo atto profondamente vitale.
Tony Wheeler non ha bisogno di presentazioni, come lo definisce il New York Times, è il “santo
patrono di tutti i backpackers e degli amanti delle avventure di viaggio” fondatore, insieme a sua
moglie Maureen, della Lonely Planet.
“Perchè viaggiamo. In difesa di un atto vitale” è uno stimolo ai lettori per trovare le più intime e
disparate risposte al quesito che nasce dal titolo di questo piccolo libro, irrinunciabile per ogni
viaggiatore che si possa definire tale, con rispetto. Sono pagine che rappresentano un vero e proprio
manifesto in difesa dei viaggiatori che, anche (o soprattutto) in quest’epoca moderna, mantengono
molte differenze con coloro che praticano il turismo di massa.
Il libro stesso di Wheeler è un viaggio tra quelli che sono alcuni degli elementi fondamentali di
questa attività che da sempre accompagna l’uomo: la distanza, il perdersi, i compagni di viaggio,
l’avventura, la velocità, leggere e il tornare a casa.
C’è un capitolo che, da amante dei libri (oltre che dei viaggi) ho avuto modo di apprezzare
particolarmente: quello relativo alla lettura, “Lettura e viaggi sono attività strettamente legate”;
aggiungerei anche che letteratura e viaggi sono attività strettamente legate tra loro, non c’è nulla di
più bello che scoprire un luogo tenendo tra le mani le pagine di un capolavoro della narrativa
mondiale…pensate alla Dublino descritta da Joyce o alla Londra di Dickens o alle descrizioni di San
Pietroburgo di “Delitto e castigo”…
E poi, ci sono molte riflessioni sul ruolo contemporaneo del turismo, chiave fondamentale per
l’economia e lo sviluppo di molti Paesi, fattore non secondario che garantisce apertura, contatti e
scambi, economici e culturali ma in grado anche di innescare terribili meccanismi di distruzione di
delicati equilibri naturali che rischiano di essere compromessi per sempre.
Pagine per conoscere questa straordinaria attività, per riflettere su alcuni dei suoi aspetti più o
meno noti, non dimenticando una fase molto importante per ogni viaggiatore: quella del ritorno a
casa. Punto di partenza per un nuovo e immediato viaggio.
Tony Wheeler è nato in Inghilterra nel 1946, ma ha trascorso buona parte della giovinezza in Pakistan e negli Stati Uniti. Ritornato in Inghilterra, si è laureato in ingegneria e ha lavorato per un breve periodo per una casa automobilistica, prima di tornare agli studi universitari e conseguire l’MBA. All’inizio degli anni Settanta ha attraversato l’Asia percorrendo il celebre Hippie Trail e dall’esperienza di viaggio ha raccolto il materiale per quella che sarebbe stata la prima guida Lonely Planet, “Across Asia on the Cheap”. Negli ultimi trent’anni Tony non ha mai smesso di viaggiare e ha scritto numerose guide Lonely Planet, dedicandosi anche a volumi per appassionati di immersioni e di escursionismo. Tra le sue opere, “Chasing Rickshaws”, un libro fotografico sui risciò del Sud-est asiatico, e “Rice Trails: A Journey Through the Ricelands of Asia & Australia”, volume che racconta il mondo delle colture di riso tra Asia e Australia. Negli ultimi anni, Tony ha esplorato le Isole Falkland e Timor Est. Da questo viaggio ha tratto la guida “East Timor”, che si è aggiudicata nel 2005 il Gold Award for Best Travel Guidebook della Pacific Asia Travel Association.