La cena segreta
– Javier Sierra –
Formato: Copertina rigida
Giudizio Sintetico
Questa recensione ha bisogno di un’anteprima degna del divulgatore storico preferito dalle italiane, Alberto Angela, quindi mettetevi comodi e iniziamo…
L’ultima cena, o cenacolo, è forse l’affresco più famoso al mondo, conservato nell’ex refettorio rinascimentale del convento adiacente a Santa Maria delle Grazie a Milano.
Nel 1494 Leonardo si trovava a Milano per costruire la monumentale opera dedicata a Francesco Sforza, un monumento equestre che proprio quell’anno dovrà forzatamente abbandonare.
Grazie alla profonda stima che Ludovico il Moro nutriva per il maestro, non certo grazie alla sua puntualità nella consegna dei lavori, proprio quell’anno il duca di Milano chiese a Leonardo di decorare il refettorio.
Torniamo indietro nel tempo, fermiamoci al 1497 e immaginiamo Milano, in lutto per la morte di Beatrice d’Este, un convento dove misteri e morti enigmatiche si susseguono, uno spietato assassino, un frate inquisitore chiamato ad indagare e Leonardo Da Vinci impegnato alla realizzazione di quest’opera colossale.
Gennaio 1497. L’arrivo di alcune lettere anonime contenenti inquietanti insinuazioni getta la corte di papa Alessandro vi nello scompiglio. A Milano, nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, Leonardo da Vinci starebbe ultimando la realizzazione di un’opera dal contenuto blasfemo se non addirittura diabolico. L’affresco dell’Ultima cena, infatti, presenta anomalie a dir poco sconcertanti: sul capo di Cristo e degli apostoli non vi è traccia di aureola; sulla tavola non si vedono il pane e il vino dell’Eucarestia; e come se non bastasse l’artista ha avuto l’ardire di ritrarre se stesso nell’atto di dare le spalle a Gesù. Padre Agostino Leyre, inquisitore domenicano esperto nell’arte di interpretare messaggi cifrati, viene inviato d’urgenza nella città lombarda con il compito di fare chiarezza e di scoprire cosa abbia spinto il maestro toscano a stravolgere il testo biblico e a disattendere le aspettative dei committenti. E se Da Vinci fosse un eretico? Mentre una serie di efferati delitti semina il panico dentro e fuori le mura di Santa Maria delle Grazie, con il procedere delle indagini appare sempre più chiaro che l’Ultima cena nasconde un messaggio capace di sfidare i fondamenti stessi della dottrina cristiana.
E se Leonardo Da Vinci fosse un eretico?
Questa è la domanda principale che ci accompagna ne “La cena segreta”, romanzo di Javier Sierra pubblicato in una nuova versione ampliata da DeA Planeta, ricca di immagini e frutto di profondo e attento studio da parte dell’autore.
Una teoria interessante su Leonardo Da Vinci viene inserita in un thriller che esula dalla tradizionalità, una storia che consente di avvicinarci al Maestro portandoci a dover fare i conti con una narrazione serrata, tenebrosa, unita a grande documentazione storica che Sierra affianca alla storia.
Libri antichi, osservazione, analisi, famiglie potenti, una Milano grande, la miglior città d’Europa in quel tempo, sono le premesse che ci conducono in un viaggio nel tempo in quel lontano 1497, anno di scomparse, novità, innovazioni , indagini e un’oscura presenta che uccide e invia lettere di denuncia a Roma.
Padre Agostino, inquisitore inviato a Milano, deve indagare su Leonardo Da Vinci, protagonista di queste lettere anonime, prendendo alloggio a Santa Maria delle Grazie e visitandone le stanze che sono il fulcro della nuova, imponente e discussa opera del Maestro: l’ultima cena!
Conclusa la fine di questo romanzo sono rimasta confusa, interdetta e assetata di informazioni; Javier Sierra ci mette “la pulce nell’orecchio” con una teoria interessante ma priva di documentazioni autentiche alla fine del libro, dove l’autore trova terreno fertile grazie alle caratteristiche “inusuali” che da sempre vengono narrate su Leonardo e sulla più grande delle sue opere.
Analizziamo questo romanzo, come è giusto che sia, dividendo il thriller dalla teoria che Sierra espone.
Vi ricorda un altro titolo? Sì, certamente, ma qui si parla d’altro, in un contesto diverso, e non sta a me fare paragoni: non è elegante!
Il thriller: Attraverso pochi giochi di intelletto ed enigmistica pura, la figura dell’Augure rimane nell’ombra, armata e pericolosa, decisa a condannare e far condannare Leonardo Da Vinci e la sua nuova opera intrisa, secondo l’accusatore, di segni eretici riconducibili ad antiche pratiche ormai credute debellate.
L’indagine di Frate Agostino avviene in modo abbastanza disordinato, incontrando e percorrendo la vita e le opere del Maestro, confrontandosi con persone che l’hanno conosciuto e che ci permettono di delineare i contorni di un pericolo che abbraccia teorie interessanti. Saturo di intelletto e analisi, ci tiene attenti e vigili con numerosi interrogativi fino alle ultime pagine.
Le teorie di Sierra: Interessanti, possibili e non confutabili. Perché non inserire alla fine del libro una nota dell’autore con tutti i passaggi che hanno condotto a queste teorie? Basta una narrazione ricca di informazioni per lasciare attecchire quelle che Sierra enuncia come verità? Dove termina il romanzo e inizia la storia?
Incontriamo tanti personaggi reali, gli stessi monaci portano nomi autentici di passati residenti del convento di Santa Maria delle Grazie ed è indubbio, anche grazie alle favolose e complete spiegazioni, che Sierra ha condotto importanti e approfonditi studi ma, la mancanza della nota finale, a sostegno e completezza, dell’autore, rende il lettore un confuso spettatore che vuole conoscere ma non ha la possibilità di farlo.
Trovo comunque che “La cena segreta” sia un avvincente, interessante e impegnativo thriller, un libro che permette un autentico viaggio nel tempo, donando al lettore anche importanti nozioni storiche su personaggi, usi, costumi e opere d’arte.
Ho apprezzato (e divorato) l’intero libro, ne ho gustato ogni singola pagina e, questa riedizione ricca di immagini, schizzi e disegni, è davvero una meravigliosa opera letteraria.
Ho visitato il Cenacolo qualche anno fa, è stata una delle emozioni più grandi della mia vita che ricorderò sempre e quindi, ogni libro, documentario (ma anche opuscolo) dedicati a Leonardo e all’Ultima Cena sono sempre fonte inesauribile di magnetismo e curiosità.
Javier Sierra (Teruel, Spagna 1971), laureato in Storia, è un giornalista radiotelevisivo specializzato in indagini sui misteri del passato e i fenomeni apparentemente inspiegabili. I suoi romanzi (tra cui La cena segreta, Le porte dei templari, L’angelo perduto) sono tradotti e pubblicati in oltre quaranta paesi. Considerato il Dan Brown spagnolo, è uno dei pochi scrittori non di lingua inglese i cui libri compaiono ai primi posti delle classifiche degli Stati Uniti. Con Fuoco invisibile si è aggiudicato il prestigioso Premio Planeta conquistando centinaia di migliaia di lettori.