La ricetta del bacio perfetto
– Luca Baiocchi –
“ In che cosa consiste l’amore, se non nella possibilità di viaggiare insieme scoprendo che la bellezza è racchiusa nel momento in cui ti fermi e la guardi negli occhi?“.
Formato: Copertina flessibile
Gabriel e Chiara scoprono insieme cosa significa amare, fondersi in un solo respiro, dentro un cuore che batte all’unisono. Ma una mattina tutto cambia, il destino decide di mescolare le carte. Lui, convinto di essere stato tradito, ascolta l’istinto e si perde tra le braccia di una sua vecchia fiamma, Sara. I due amanti decidono di tacere, ma Gabriel si ritrova a gestire una situazione difficile, sospeso tra l’amore che prova per Chiara e il senso del dovere nei confronti del bambino che scopre di aspettare da Sara. Un incidente automobilistico lo immobilizza in un letto d’ospedale, privo di memoria. Dei flashback lo aiutano a ricostruire parte della sua vita e a ritrovare un nuovo equilibrio. Gabriel e Chiara provano sulla loro pelle che a volte amare significa raggiungere compromessi con il destino, ma senza mai perdere la speranza perché quel Bacio Perfetto detta il nuovo inizio della loro storia.
Quasi dalla prima pagina de “La ricetta del bacio perfetto” ho sentito l’esigenza di prendere in mano l’evidenziatore e sottolineare dei passaggi di grande profondità su cui tornare in un secondo momento.
Questi passaggi, che silenziosamente scandiscono gli scambi tra i personaggi di questo romanzo, sono i grandi protagonisti silenziosi composti da parole che ci porteranno a riflettere a conclusione della lettura.
Gabriel e Chiara, uniti da sempre e sicuri di essere destinati a stare insieme per sempre, non hanno fatto i conti con l’imprevedibilità della vita e con le carte che vengono spesso mescolate, senza chiedere il permesso, da quello che chiamiamo destino.
Passato, presente e futuro si mescolano ad imprevisti, scelte e conflitti interiori che sfiorano anche amici e personaggi che entrano ed escono di scena con il proprio bagaglio di esperienza.
La storia di Chiara e Gabriel alterna speranza, dolore, imprevedibilità, sofferenza, impotenza, egoismo ma soprattutto amore.
A fine lettura si viene investiti da numerosi interrogativi: quante sfumature può avere l’amore? Può questo sentimento essere il punto più alto ma anche quello più basso che una persona possa toccare? E’ davvero necessario dover arrivare al limite per capire quanto una persona può essere fondamentale nella nostra vita?
Queste domande rimangono incollate alla pelle del lettore per parecchio tempo dopo la fine della lettura, un mescolarsi di interrogativi che si mescola con la storia appena letta: una storia dove l’amore rappresenta una strada, una strada a due corsie che conduce ad un bivio e dove l’imprevedibile mescola e risistema le carte.
I personaggi sono caratterizzati nella giusta misura, i dialoghi sono creati per “imprimersi”, difficilmente alcune conversazioni sarebbero possibili ai tempi nostri, rimandano infatti alla classicità del linguaggio e degli scambi.
Ho comunque apprezzato l’intera storia, anche se la conclusione è “un po’ troppo”, ne ho apprezzato lo stile narrativo, l’imprevedibilità della trama e sono rimasta colpita dalla quasi totale assenza di refusi.
Luca Baiocchi, al suo romanzo d’esordio, dimostra facilità di dominio nei confronti delle parole e del flusso narrativo, crea una storia dal significato profondo e riesce a colpire il lettore nella sua semplicità.
Luca Baiocchi è nato ad Ancona nel 1982. Lavora da diciotto anni nel settore Automotive e, fin da bambino, ha coltivato la passione per libri e motori.
Scrive articoli per riviste del settore motociclistico. La ricetta del bacio perfetto è il suo romanzo d’esordio.