Il progetto
– Maria Grazia Pignata –
“Questa vita che sto conducendo, piena di monotonia, piena di parole sussurrate nel silenzio di una notte piena di afa e dimenticate all’istante, una vita piena di punti interrogativi che proprio non riescono a trovare i propri punti esclamativi nella grande confusione di tutti i segni d’interpunzione che si alternano in un viavai scandito ritmicamente dal ticchetìo delle lancette di un orologio malfunzionante per via delle pile scariche. Ecco. Io sono quell’orologio bellissimo…”
Formato: Copertina flessibile
Giudizio Sintetico
Elettra e Isabella sono due donne dall’anima in frantumi e decidono di non lasciare che la solitudine le consumi. Il destino fa in modo che tra loro nasca un’amicizia che permetterà a entrambe di salvarsi a vicenda, ogni lettera scambiata, infatti, servirà a rimettere in piedi le loro vite, regalando di volta in volta sempre più luce. Perché non è importante da quanto tempo si brancoli nel buio, l’importante è non volerci restare.
Terminata la lettura de “Il progetto”, ho subito pensato alla giovane età dell’autrice che così bene ha saputo trasmettere le emozioni delle protagoniste e la capacità che ha il sostegno, anche di sconosciuti, nel modificare, cambiare e migliorare la quotidianità ormai apparentemente perduta.
Isabella ed Elettra sono due donne estremamente differenti ma dal comune senso di delusione nei confronti della vita e dell’amore.
Spesso scegliamo di vincolare all’amore tutte le sensazioni positive della vita, quando invece non è solamente un compagno a poterci dare serenità e stabilità ma anche la vicinanza di qualcuno che sappia “toccare” le corde vitali giuste della nostra esistenza per modificare, anzi migliorare, ciò che siamo e le possibilità che la vita può ancora offrirci.
Come a sottolineare che è il caso che a volte decide e che un aiuto di questo tipo può arrivare da chiunque, Maria Grazia Pignata ci racconta la storia per corrispondenza di Isabella ed Elettra, donne rimaste sconvolte da una notizia di cronaca, il suicidio di una ragazza, e dal progetto lanciato dai genitori di quest’ultima per evitare che le persone si sentano sole: un gruppo anonimo di corrispondenza che consenta di unire, con un filo invisibile, vite ormai credute perse, al limite del pericolo che spesso si cela dietro la solitudine.
Isabella ed Elettra sono due donne sole, lasciate dal fidanzato e costrette a convivere con lo stravolgimento della propria vita, la sensazione che nulla potrà colmare quel vuoto e che niente e nessuno potrà modificare il percorso che il destino ha scelto di percorrere.
Il libro di Maria Grazie Pignata è il racconto di questa storia che vede le due donne avvicinarsi e fondersi grazie alla corrispondenza, un tripudio di parole, racconti, lettere e consigli che maturano con lo scorrere del tempo e saranno preziose per se stesse e per l’altra.
Un inno ai rapporti umani, alla forza interiore e alla casualità che può modificare quel destino tanto duro da modificare, come il cambio di un binario ormai arrugginito.
I colpi di scena non mancano, le storie si colorano e si arricchiscono con lo scorrere del tempo e della confidenza che, piano piano, diviene totale fiducia e abbandono nei confronti di un rapporto sano e fertile.
Ho letto “Il progetto” in un soffio, condotta per mano dalle protagoniste che aprono la propria corrispondenza agli occhi del lettore.
Ho assaporato e gustato la corrispondenza di Isabella ed Elettra quasi con timore di essere spettatrice indiscreta della loro intimità, ho visto il rapporto umano e confidenziale crescere, permettere di mutare l’esistenza e la quotidianità, e sfociare in un profondo cambiamento della vita data ormai per perduta.
Una lettura intima e piacevole, ricca di profondi sentimenti e sensazioni, pensieri, empatia e altruismo.
Sono presenti alcuni refusi, il libro è molto breve (avrei sviluppato maggiormente la parte narrativa e le caratterizzazioni dei personaggi) ma credo che sia un ottimo esordio per una ragazza giovane che ha tante idee e riesce, con particolare capacità, a parlare di sentimenti.
Maria Grazia Pignata è residente a Contursi Terme (SA). Si è diplomata in studi classici nel 2014 e attualmente prosegue i suoi studi giuridici presso l’Università degli Studi di Salerno.
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