Legio M Vltima: Sfida all’impero
– I Demiurghi –
“Erano lontani dal loro villaggio e non era saggio stare all’aperto. Quei sei avevano un modo di fare molto disciplinato, come i legionari, ma non combattevano come i soldati; avevano sgominato tutti i suoi uomini come se avessero calpestato formiche e due di loro non si erano nemmeno mossi dal centro della colonna.”
Formato: Copertina flessibile
Giudizio Sintetico
Devo sempre affrontare in punta di piedi i romanzi che trattano temi vicini al fantasy, conscia del fatto di non essere “esperta” del genere ma più che altro un’appassionata lettrice desiderosa di ampliare i propri generi e orizzonti.
Non nascondo che sono pochi i libri di genere fantasy-storico letti nella mia vita, sicuramente sono ancora meno quelli che sono riusciti a coinvolgermi tanto quanto il primo capitolo della Legio M Vltima “Sfida all’impero”.
Si apre come una partita a scacchi, anzi all’antico gioco romano dei latrunculi, questo primo capitolo della saga dedicata alla Legio M Ultima.
Due uomini si ritrovano ai lati opposti di una scacchiera a determinare le sorti dell’impero, in una partita decennale. Tra mosse scorrette e pedine sacrificabili, l’indomabile Azia Medea e il condottiero Elios, unico sopravvissuto di Atlantide, sfideranno imperi, magister e creature mitologiche, instaurando alleanze con uomini e dei.
Il tutto sotto l’egida di Diocleziano, che trova in loro i degni guerrieri della Specula, un corpo militare speciale di cui la Legio M Ultima è il braccio armato.
Una partita di latrunculi, antenato degli scacchi, ci porta nel mondo di entità superiori che sembrano voler condizionare storia e protagonisti dell’impero, un gioco imprevedibile che farà da sfondo all’intera storia.
La Legio M Vltima è la divisione operativa della Specula, una squadra dell’élite imperiale formata per incarichi e missioni di vitale importanza per l’impero romano di Diocleziano.
Il romanzo è diviso in più parti dove le missioni affidate alla Legio sono variegate e dove, tra viaggi, battaglie e infine un misterioso omicidio, si vivono, insieme ai protagonisti, avventure diverse e particolarmente avvincenti.
Se il primo viaggio è ricco di battaglie e attentati, la parte centrale, e poi finale, prende più i colori di un giallo misterioso che potrebbe nascondere seri problemi per la pace dell’Impero.
I personaggi, che nascondono nature diverse e a tratti mitologiche e che quindi uniscono la vena fantasy alla base storica, sono variegati e ben coesi nel panorama che il romanzo offre e nell’evoluzione della trama stessa.
I protagonisti, dove spicca su tutti l’indomita guerriera Azia, che condivide il corpo con la ricca e calcolatrice Medea, sono i componenti della Legio M Vltima, guidata dal germanico e brutale Gautighot.
Una Legione che ci guida in numerose avventure, dove inganni, tradimenti e colpi di scena sono all’ordine del giorno.
“Sfida all’impero” è un romanzo fantasy ricco di avventure, storia e una trama di base molto ricca e variegata.
Mi ha colpita molto la capacità degli autori di cambiare più volte scenario donando al lettore una vasta e autentica visione dell’Impero romano e dei dettagli architettonici, sociali ma anche di vita quotidiana.
Mi ha colpito l’uso disinvolto di termini latini (corre in aiuto al lettore un glossario a fine lettura), e la capacità di sconvolgere e stravolgere l’intera trama con colpi di scena avventurosi ma anche violenti.
Non ho compreso, e un po’ mi è dispiaciuto, vedere la protagonista che più mi affascinava, Azia, “sparire” a metà romanzo per non tornare (ci saranno sorprese nel prossimo capitolo?)
Non è stato semplice ricordare i nomi di tutti i personaggi che entrano ed escono di scena e seguire il filo conduttore della trama ma, nel complesso, la lettura è stata coinvolgente, ricca di fascino e avventura.
La scelta degli autori di unire alla narrazione dialoghi anche ricchi di ironia stempera la tensione di alcune parti e colora, con un linguaggio decisamente moderno e colorito, gli scambi tra i componenti della Legio.
Non resta che tuffarsi nel secondo volume sperando che luce venga fatta sugli angoli ancora bui della storia.
I Demiurghi, cultori di Archeologia e Storia romana, dal 2009 organizzano giochi di ruolo, anche ambientati nella Specula.
Curano il blog www.cronachedellalegiomultima.it, dedicato alla loro ucronia.
Nel 2010 sono arrivati terzi al concorso “La voce dei sogni”, con i racconti Domine et serva e Una, cento, mille vite. Nel 2011 hanno partecipato di nuovo classificandosi secondi, col racconto Un corpo, un’anima.
Curatori dell’antologia self a scopo benefico “Pietre e Parole”, i cui ricavi sono interamente devoluti ai comuni del centro Italia colpiti da terremoto dell’agosto 2016.
Autori self per passione, hanno pubblicato il loro primo romanzo, Latrunculi, che finalmente esce in versione integrale, senza censure.