Notte al Casablanca
– Daniela Grandi –
“L’inchiesta per corruzione che aveva condotto non era stata uno scherzo, anzi. Il grado di violenza di questo caso, però, la turbava. E non solo per i rischi che comportava, ma per ciò che significava in generale: una spietatezza faticosa da accettare.”
Formato: Copertina flessibile
Giudizio Sintetico
Quando attualità della trama e forza del personaggio si incontrano, la nascita di una possibile serie letteraria sembra possibile, gli ingredienti si mescolano e l’indagine diviene il mezzo attraverso cui conoscere e apprezzare il protagonista del romanzo.
Nella città di Parma, il maresciallo dei Carabinieri Nina Mastrantonio, donna di colore che combatte quotidianamente con pregiudizi e difficoltà ad affermarsi nel paese di nascita (L’Italia appunto), indaga su un misterioso delitto, dimostra le sue capacità ma soprattutto difende la proprio indipendenza attraverso la determinazione e la testardaggine.
Nina Mastrantonio, maresciallo dei carabinieri a Parma, deve faticare il doppio per farsi rispettare: è donna, è bella, e ha la pelle nera. Per di più ha un carattere indipendente, è ostinatamente single e, con scandalo dei colleghi, preferisce il sesso senza legami a una relazione stabile. D’altra parte, sono proprio gli affetti il punto sensibile di questa giovane donna in cerca d’identità: italiana di origini somale, è fiera delle proprie tradizioni, ma al tempo stesso decisa ad affermarsi nel paese in cui è nata, l’Italia, dove il nonno – reclutato dai carabinieri al tempo del colonialismo – emigrò al termine della Seconda guerra mondiale. Un lunedì di pioggia, nell’appartamento di un anonimo condominio viene ritrovato il cadavere di Marco Cagli, piacente pilota d’aviazione. La vittima giace nuda sul letto, con un sacchetto di plastica intorno alla testa. C’è chi vorrebbe archiviare il caso come un gioco autoerotico finito male, ma Nina è di un altro avviso: conosceva bene quell’uomo, comprese le sue abitudini sessuali. Appoggiata dal fido Paolini e dall’avvenente brigadiere Navarra, sfidando le convinzioni dei superiori, Nina si decide così ad avviare un’indagine per sospetto omicidio. Tanto più che qualcuno ha iniziato a inviarle bigliettini anonimi con strane citazioni letterarie: stanno tentando di dirle qualcosa, ma cosa? E perché una giovane prostituta cerca di mettersi in contatto con lei? E come si spiegano tanta omertà e imbarazzo tra i notabili della città? Molte piste conducono al Casablanca, un club per scambisti frequentato dalla buona società di provincia.
Tra giochi di potere, sesso e ricatti, Nina dovrà grattare via lo smalto delle apparenze e immergersi, sola contro tutti, in un’inchiesta ricca di colpi di scena, per venire a capo di un caso inquietante e delicato.
La prima indagine del maresciallo Nina Mastrantonio vive di caratteristiche opposte, alcune superlative, altre che stonano e appesantiscono un fine e messaggio sociale sicuramente lodevole.
Nel dettaglio, l’indagine ha uno stile moderno, si vive l’attualità della città di Parma e di tutto il lato oscuro della malavita, del mondo degli affari e della buona società, l’indole oscura di chi nella vita sembra impeccabile.
La determinazione di Nina e dei simpatici e fidati colleghi, riesce a rendere coinvolgente la trama, per quanto diventi più veloce e interessante nella seconda metà del libro.
La bellezza del racconto, oltre al mistero legato alla trama e ai siparietti tra colleghi, capaci di divertire e incuriosire, è insita nel mistero attorno ai bigliettini lasciati in forma anonima e contenenti citazioni letterarie difficili da decifrare.
La parte relativa al razzismo e ai pregiudizi è, a parer mio, troppo evidenziata, quasi forzata, dipinge ogni persona come “contenitore” di pregiudizio e, seppure l’argomento sia scottante al presente e sicuramente esiste una forma di pregiudizio in molte persone, fatica ad uscire la parte solidale dei personaggi.
In poche parole, ad ogni “cattivo” della storia si associa anche una forma di razzismo che, sottolineata da personaggi che entrano ed escono dalla trama, risulta eccessiva.
“Notte al Casablanca” è un buon giallo, la trama è interessante e segue un filo logico ben pensato e sviluppato, la città di Parma regala descrizioni poetiche e un’atmosfera creata perfettamente, il mistero è fitto e la storia prende strade inaspettate, enigmatiche condite con momenti gioviali.
Una storia moderna che parte lentamente ma in grado di catturare l’attenzione del lettore, soprattutto nella seconda parte.
In conclusione credo che il personaggio e le indagini di Nina Mastrantonio possano essere l’inizio di una serie dove, “notte al Casablanca” è una prima prova superata ma contenente spunti per migliorare e accrescere il fascino di questo maresciallo intrigante e dotato di grande forza interiore.
Daniela Grandi, nata a Parma nel 1969, oggi vive a Roma. Giornalista del Tg La7, è autrice del programma pomeridiano Tagadà. Il romanzo Notte al Casablanca, con protagonista il maresciallo Nina Mastrantonio, è il suo primo noir
Prodotto fornito da Sonzogno Editori