Princesa e altre regine
– Concita De Gregorio con B. Alemagna, D. Amenta, G. Besana, F. Borri, M.G. Calandrone, S. Camporesi, E. Carbé, S. Colaone, B. Di Gregorio, V. Farinaccio, U. Ferrara, F. Genti, M. Panarello, V. Pedicini, C. Pellegrino, L. Pieri, L. Rubegni, E. Tesio, S. Ziche –
“’‘Questo libro è nato così” scrive Concita De Gregorio, ”dalla meraviglia di trovarsi in tante, insieme, ad ascoltare (…). Queste voci hanno tutte, mi pare, un tratto in comune con Fabrizio De André. La fragilità inossidabile. La pervicacia nel procedere in direzione ostinata e contraria. Una ferita. Una debolezza nascosta dal movimento ed esibita nella solitudine. Un ciuffo di capelli che come una tenda lascia uno spiraglio e intanto ti ripara dal mondo, consentendoti di vederlo più a fuoco. (…) In venti, qui, abbiamo ascoltato la musica, condiviso le parole, curato queste pagine che adesso arrivano a voi nella speranza che sappiano, con voi, fare altrettanto. Che siano le storie a leggervi mentre le leggete.””
Formato: Copertina rigida
Giudizio Sintetico
Questo libro, si legge nella descrizione sul sito della Casa Editrice Giunti, è un oggetto speciale; è infatti proprio questa la sensazione che si ha la prima volta che si ha tra le mani questo piccolo scrigno di parole e contenuti, trasudanti amore e femminilità.
Un tripudio di amore, passione e donne è infatti l’unione delle parole di De André che incontrano la penna e la matita delle donne che hanno deciso di dare ulteriore parola e vita a queste immagini di “regine” delle canzoni del famoso cantautore italiano.
A 78 anni dalla nascita di De André ha deciso di curare questo progetto per poter condividere, ascoltando la musica, le storie di queste donne in grado di “leggere” l’animo del lettore.
Le donne di De André sono diverse, tutte conosciute a memoria dai tanti che amano cantare le sue canzoni, si trova la moglie, l’amante, la ragazzina e la prostituta, la principessa, la strega e molto altro.
Venti donne hanno saputo rendere una tessera a questo puzzle artistico di contenuti originali, lasciatemi dire, immancabile per gli amanti della musica e del cantautore.
Le scelte artistiche e stilistiche utilizzate sono talmente variegate da rendere l’unione una forza indiscutibile di gusto e raffinatezza: troviamo fotografie, fumetti, dipinti, racconti, poesie, canti e molto altro.
Sono rimasta affascinata dalla portata di grande pregio di questo volume, un volume scritto capace di essere un’opera d’arte per varietà di contenuti.
Un inno alla diversità della donna e alle diversità che ci uniscono, racchiuse tra le note di un uomo che ha amato e scritto di queste donne così diverse ma ugualmente affascinanti.
In occasione della festa della donna, celebrata domani, speriamo che questo libro, così originale, e a tratti anticonformista, possa essere apprezzato da chi ama parole e musica e tutto il mondo femminile che De André ha così tanto elegantemente colorato.
In una veste nuova e frutto di così tante donne, vogliamo celebrare l’8 Marzo con canzoni e forme d’arte diverse, unione di femminilità, coraggio, trasgressione, amarezza, amore e colore.
Concita De Gregorio nasce il 19 novembre del 1963 a Pisa, figlia di Paolo (magistrato toscano) e Concha (originaria di Barcellona): il suo nome è lo stesso della mamma e della nonna, secondo l’uso del capoluogo catalano di tramandare il nome tra primogeniti. La futura giornalista cresce a Biella (dove frequenta le elementari) a causa del lavoro del papà; da adolescente torna a Livorno e si diploma presso il liceo classico “Niccolini Guerrazzi”, per poi laurearsi in Scienze Politiche all’Università di Pisa.
Nel 2001 Concita De Gregorio pubblica per Laterza il suo primo libro, intitolato “Non lavate questo sangue. I giorni di Genova”, dedicato alle violenze avvenute durante il G8 tenutosi nell’estate di quell’anno nel capoluogo ligure; nel 2003 diventa madre del suo terzo figlio, Bernardo.
Nel 2006 scrive il suo secondo libro, “Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto”, edito da Mondadori (che entra nella rosa dei finalisti del Premio Bancarella), e si occupa della postfazione del libro di Rosalind B. Penfold “Le pantofole dell’orco. Storia di un amore crudele”, edito da Sperling & Kupfer.