Al servizio di Adolf Hitler
– V.S. Alexander –
“Rabbrividii. La mia vita potrebbe finire qui. Nemmeno i bombardamenti su Berlino mi avevano costretta ad affrontare la mia mortalità in modo così brutale. Il pensiero che sarei potuta morire per Hitler mi sconcertava.”
Formato: Copertina rigida
Giudizio Sintetico
Quarantadue è il numero degli attentati a cui Adolf Hitler è scampato, numero importante se si considera come e quanto, la propaganda, lo descrivesse come l’uomo più amato e benvoluto dalla sua nazione, un uomo infallibile e protetto da una sorta di aura di fortuna.
Proprio di questa fortuna Adolf Hitler si è sempre vantato ma, in fondo, quanto ci credeva?
Proprio per la paura di essere eliminato, e di essere eliminato dai più vicini collaboratori, Adolf Hitler selezionò e assunse quindici “assaggiatrici” che avevano il compito di studiare e imparare a riconoscere i veleni ma, soprattutto, assaggiare i pasti prima di essere serviti al Fuhrer, rischiando, ad ogni portata, di morire ed essere sacrificate per il salvatore dei Reich.
Magda Ritter è una ragazza berlinese di 26 anni che vive con la madre e il padre nella capitale tedesca.
Nel 1943, a seguito dei primi bombardamenti sulla città e con il sentore in famiglia che la guerra stia prendendo una piega diversa da quella raccontata dal ministro della propaganda, viene mandata a vivere con gli zii a Berchtesgaden dove, per essere una vera donna nazista (anche se contro i suoi principi e lontana dall’essere devota al partito), è obbligata a trovare un lavoro dignitoso.
Grazie alle conoscenze dello zio, poliziotto e fedele sostenitore del Fuhrer, Magda viene assunta al Berghof, una delle dimore di Hitler, come assaggiatrice.
La sua vita cambierà per sempre, i pericoli non arriveranno solo dal cibo assaggiato e dai veleni ma anche dai fedeli sostenitori di Hitler, pronti ad uccidere chiunque osi criticare il capo del nazismo.
La vita di Magda cambierà drasticamente e l’inizio di questo lavoro sarà il principio della fine… .
Il romanzo di V.S. Alexander è una sorta di incontro tra verità e possibilità.
La storia di Magda Ritter è l’unione di tante testimonianze che sono giunte fino a noi da quegli oscuri anni di dominazione nazista.
L’autore prese spunto, per la creazione di questo romanzo, da un’intervista a Margot Wolk, novantacinquenne che, solo giunta a quell’età, decise di condividere la sua storia.
Ma non solo la storia dell’assaggiatrice viene narrata, questo romanzo tocca tutte le fasi cruciali della vita intorno al Fuhrer e le sorti dell’intera Germania dal 1943 al 1945.
L’arrivo di Magda al Berghof e gli spostamenti tra la Tana del Lupo e infine il Bunker della Cancelleria, rivelano i tratti più quotidiani delle gerarchie e della quotidianità fasulla dei vertici nazisti, attraverso il lavoro pericoloso e drammatico delle assaggiatrici.
Grazie ad una danza romanzata di incroci e incontri, il romanzo di Alexander riesce a far partecipe il lettore dei primi malumori tedeschi e della sempre più crescente esigenza di eliminare il Fuhrer; il lettore può toccare anche da vicino l’attentato e la pianificazione divenuta celebre dell’Operazione Valchiria, i campi di prigionia e gli ultimi giorni del Fuhrer nel Bunker della Cancelleria.
Un grande merito che va riconosciuto all’autore è, in primis, una caratterizzazione dei protagonisti realmente esistiti che evidenzia studio e meticolosità, unito ovviamente alla lucida trasposizione romanzata dei fatti.
Viene così evidenziato il fascino inspiegabile del crudele Fuhrer ma anche la forte paura dei germi, il sospetto onnipresente nei confronti di chi gli era vicino, i gusti gastronomici, l’affetto nei confronti dei bambini e molte altre cose che da sempre tengono acceso il dibattito sull’inspiegabile magnetismo che Hitler produceva e trasformava in fedeltà da parte della popolazione.
Un inedito ritratto di Eva Braun ci viene narrato e descritto in un modo lucido e autentico, capace di mescolare pena e disgusto per questa donna tanto ingenua quanto determinata.
Il fulcro del racconto, sono sicuramente gli attentati, con il veleno e senza, che caratterizzano ansie e paure della protagonista e che ne segnano il destino da metà del romanzo fino alla fine.
Un libro che sembra entrare nel tunnel del racconto delle assaggiatrici toccando tutti i più importanti fatti accaduti negli ultimi due anni del Reich e che riesce a descrivere in modo perfetto la differenza tra ciò che viveva il dittatore e la sua piccola cerchia ristretta di fedelissimi e le sofferenze della popolazione in cui Magda si trova a fare i conti dopo l’attacco al Berghof, l’importanza e le responsabilità della propaganda, gli ultimi giorni nel Bunker e l’inossidabile vigliaccheria di Hitler e dei suoi gerarchi e infine anche le barbarie compiute dai russi.
Un linguaggio semplice, condito con vissuti crudi e senza censure, un libro dove la tensione aumenta con l’avanzare dei russi e con i pericoli che minacciano la protagonista.
Un romanzo che osa, ad un certo punto troppo secondo me, ma che nel complesso è completo e degno di nota soprattutto per la completezza e l’esaustività con cui tratta i temi descritti e l’intero declino e crollo del Reich, con tutte le paure di una giovane donna annesse.
L’insieme tra realtà e possibilità, quindi l’unione di reale e immaginazione, riesce per tutta la durata del romanzo anche se, nelle ultime pagine, l’autore osa un po’ troppo e lo fa inserendosi in quegli attimi che, per la storia, rimarranno dei misteri; un gioco però poco probabile che tinge di improbabilità una storia altrimenti perfetta.
V.S. Alexander
è un appassionato studioso di storia con un forte interesse per la musica e per le arti visive. Nella scrittura subisce l’influenza di Shirley Jackson, Oscar Wilde, Daphne du Maurier e di tutti i romanzi delle sorelle Brontë. Al servizio di Adolf Hitler è il suo primo romanzo pubblicato con la Newton Compton. Attualmente vive in Florida.