Il gioco bugiardo
– Ruth Ware –
“HO BISOGNO DI VOI. Non è necessario chiedere cosa significa…perchè lo so, proprio come so chi me l’ha mandato, anche se viene da un numero che non riconosco.”
Formato: Copertina rigida
Ci sono legami che durano una vita, amicizie nate per caso e cresciute con una forza esponenziale, capaci di sopravvivere alla lontananza, alla maturità e ai mutamenti della vita.
C’è un gioco che unisce quattro amiche, Isa, Kate, Thea e Fatima.
Un “gioco bugiardo” in grado di prevaricare sulle diverse forme che la vita matura ha riservato a delle ragazze ormai adulte, richiamare a sé le ragazze di un tempo e portarle, come sempre, a divenire una cosa sola in nome di un rapporto cresciuto nella fiducia cieca e totale e nelle difficoltà più grandi.
“Il gioco bugiardo” è l’impegno preso ad ingannare il mondo, un inganno che nasce dalle mancanze personali nella famiglia e nelle amicizie, una lotta beffarda agli “altri”, a chi non fa parte di quel gruppo di quattro ragazze ribelli e fuori controllo.
Un inganno sopravvissuto a quell’estate in cui tutto è cambiato, dove le strade si sono separate e dove il fango deve saper nascondere e contenere la colpa con cui quelle ragazze si sono macchiate per sempre.
Perché c’è un segreto che unisce queste ragazze, ormai donne, frutto di un patto indissolubile, di un drammatico e vergognoso epilogo, di un gioco che ha causato danni irreversibili, frutto dell’ennesima menzogna.
“Il gioco bugiardo” sembrava un vecchio ricordo ma ora, quel segreto, rischia di essere infranto, e il pericolo di pagare con la vita adulta gli errori commessi da ragazze è alto, bisogna proteggere il segreto a tutti i costi…
“Ho bisogno di voi”, è questo il messaggio che non ha bisogno di ulteriori chiarimenti, un messaggio proveniente da un numero muto da anni, capace di riunire in pochissimo tempo Isa, Thea e Fatima nella casa di Kate a Salten.
E’ proprio a Salten che tutto è cominciato diciassette anni prima, il collegio come ultima spiaggia per ragazze con carenze famigliari alle spalle, la nascita di un’amicizia profonda e sincera, un’ancora di salvezza per quelle ragazze così diverse ma unite dalla necessità di fare scudo contro il prossimo e le difficoltà della vita, un epilogo inaspettato che ha messo in fuga le ragazze e le ha viste lasciarsi senza mai più riprendersi.
Isa, ormai mamma, insieme alle ragazze, viene chiamata da Kate al Mill di Salten perché sulla spiaggia è stato ritrovato qualcosa di agghiacciante, qualcosa di cui tutte e quattro sono colpevoli e con cui hanno sempre sperato di non dover fare i conti.
Un tuffo nel passato, il rivivere di un anno capace di cambiare profondamente le personalità di queste ragazze e incidere sulle scelte future, un faticoso viaggio a ritroso in quel piccolo villaggio dove tutti ricordano e dove nessuno dimentica, una rievocazione drammatica di ciò che è successo e la necessità di proteggere il segreto e le amiche da ciò che potrebbe essere conseguenza di un errore commesso molto tempo prima.
Il confronto che scaturisce da questo viaggio rende le ragazze coscienti degli errori fatti, le porta ad analizzare i fatti sotto diversi punti di vista e le rende meno cieche di fronte a ciò che hanno fatto e le conseguenze che il loro comportamento ha ancora oggi.
Un viaggio nel passato e un mistero che non deve essere svelato, una casa traballante e precaria custode di molti segreti e spettatrice silenziosa di presente e passato, un viaggio pericoloso e ricco di insidie.
L’amicizia potrà proteggere ancora una volta queste ragazze o dovranno fare i conti con ciò che hanno commesso? Il segreto verrà svelato e nulla sarà più come prima…
“Il gioco bugiardo” di Ruth Ware non è solo un thriller ma un complesso e completo contenitore di variegate tessere di un puzzle.
La storia è coinvolgente in un modo viscerale, con descrizioni che tratteggiano i contorni di tutto ciò che entra nella narrazione di Isa, rendendolo reale, una realtà che al lettore sembra di poter “toccare”.
Descrizioni, quindi, capaci di dare largo spazio alla fantasia del lettore che può perdersi nell’immaginare il paesaggio romantico e freddo della Manica ma anche “assorbire” parte della tensione palpabile che l’autrice tiene alta per tutta la durata dello scritto.
Oltre alle descrizioni paesaggistiche è innata la capacità di caratterizzazione dei personaggi e la naturale ed elegante capacità di fondere passato e presente in un’unica linea dove non si perde mai il filo della lettura.
Uno stile eccelso, di grande cura e capacità stilistica capace di inserire dettagli dalla prima pagine per un lettore che capirà alla fine ciò che ha avuto sotto gli occhi da sempre.
Ma, la grande dote di Ruth Ware, non è solo il romanzo, la narrazione e le caratterizzazioni eccelse, che già di per sé basterebbe per rendere un romanzo perfetto, il grande merito è anche quello di inserire argomenti e spunti di riflessione relativi a vari argomenti tutti ugualmente importanti come la maturità e il prezzo delle scelte passate capaci di ripercuotersi sul presente, la modifica delle responsabilità nel tempo come amica prima e come mamma e compagna poi, da cui derivano regole, mai rispettate, e ora necessarie per avere fiducia in se stessi e nel prossimo ma in grado di far traballare i rapporti costruiti con sacrificio.
Un romanzo completo, ipnotico e capace di trasmettere molteplici emozioni in un contesto così unico da essere indecifrabile fino all’ultima pagina.
Un ottimo thriller capace di tenere alta l’attenzione e la tensione dall’inizio alla fine, una capacità dell’autrice insindacabile nello svelare poco alla volta la fitta trama di un mistero così radicato nel profondo delle personalità delle protagoniste.
Prima del Gioco bugiardo, i primi due romanzi di Ruth Ware, L’invito e La donna della cabina numero 10, entrambi pubblicati in Italia da Corbaccio, sono dei bestseller internazionali pubblicati in più di quaranta lingue, e sono entrati nelle classifiche dei libri più venduti di tutto il mondo, fra cui quelle del Sunday Times e del New York Times. Di entrambi sono stati venduti i diritti cinematografici.
Ruth Ware vive nei dintorni di Brighton con la famiglia.
Grazie Chiara , perche’ sei “colpevole” della lettura di molti libri che hai recensito e molto probabilmente per colpa di questa recenzione il mio portafoglio ne risentira’ per l’ ennessima volta😂😂😂😂😂.Ti seguo su istagram ( the girasole) mi piace il tuo modo di parlare semplice ma ricercato allo stesso tempo, ti fai comprendere perfettamente ed oltre ad essere una bella donna sei anche molto intelligente e dettaglio non trascurabile sei molto simpatica. Niente volevo ringraziarti e continua sempre cosi.
Grazie mille!!! Sei stata molto carina e tutto ciò che dici non può che motivarmi ad andare avanti così!
Vedrai, questo libro ti piacerà molto!
Buone letture!
Chiara