Fuochi nascosti
– Alberto Donel –
“pian piano si renderà conto che per vivere bisogna stare con i piedi per terra. Ci penserò io a farglielo capire. E sua madre, se lo vorrà.”
Formato: Copertina flessibile
Giudizio Sintetico
Thomas Braxton, protagonista di questo romanzo, potrebbe essere chiunque.
Un uomo che ha lottato, dall’infanzia, per emergere e trovare soddisfazione personale nella carriera, in un lavoro, quello del minatore, che deve rappresentare il trampolino di lancio per un futuro nelle più alte cariche aziendali.
Con un padre scontroso e assente, una madre debole caratterialmente e una sorella che gli starà sempre vicino, la prima parte di questo libro è una scoperta della vita di Thomas Braxton, uomo cresciuto nelle difficoltà e legato unicamente alla risalita sociale e professionale della sua esistenza.
Le pietre, i minerali e la terra sono i protagonisti veri della sua vita, un uomo legato al concreto, al lavoro e alla razionalità delle sfide quotidiane.
C’è poco spazio per i sentimenti, per la parte introspettiva del protagonista, la sua vita ci viene narrata come una grande salita nell’olimpo della carriera, e Braxton ce la farà, riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati e anche a sposare una delle donne più impegnate e socialmente “alte” del paese.
Con la nascita e la crescita del figlio, Braxton cercherà di indirizzare Julian ad intraprendere la sua stessa strada, quell’amore nei confronti della concretezza e della razionalità.
Quando Julian, ormai ragazzo, deciderà di partire e seguire uno sciamano che lo condurrà a Sacsayarumi, Braxton sentirà aleggiare la minaccia del fallimento ma, non senza litigi e scontrosità, lascerà partire il figlio tanto amato.
Dopo qualche tempo una lettera romperà la già precaria tranquillità di Braxton, contrario in principio a quella partenza e, anche senza un’esplicita richiesta d’aiuto, deciderà di partire per cercare il figlio e riportarlo alla vita reale e concreta, lontano da individui capaci di estraniare il figlio dalla realtà.
“Non è da me, non è dal mio subconsciente che nascono quelle immagini! I sogni riguardano Julian e si ripetono identici, perchè deve essere lui a crearli. Non sono incubi, sono messaggi!”
La concretezza di Braxton, in questo romanzo, si fonde con la parte irrazionale data dai rituali antichi che toccano e rievocano civiltà scomparse, riemerse nel presente con i loro insegnamenti e le pratiche più disparate.
Durante il viaggio a Sacsayarumi, Braxton incontrerà personaggi in grado di aiutarlo e di fare la differenza e, proprio uno di questi, il professor Armeza, saprà illuminare e fare la differenza nel cammino e nella ricerca del protagonista, spiegherà a Thomas i rituali che avvengono da quelle parti, le misteriose scomparse animali e umane che tutti fingono di non vedere e la pericolosità dello sciamano che evoca rituali passati e molto pericolosi per chi gli sta vicino e per la comunità.
L’impossibilità di arrendersi e la voglia di ritrovare Julian, porterà Braxton ad affrontare pericoli reali ma anche sovraumani, esperienze mistiche e magiche, il tutto per poter salvare il figlio dalle grinfie di chi l’ha plasmato a piacere e cambiato nel profondo dell’anima, Don Sebastian.
“Egli squarcia le tenebre e indaga senza porsi limiti, fino alla pietra che sta nella tenebra, nell’ombra mortale”
Una ricerca razionale toccata da eventi sovrannaturali, segnali onirici e presagi dettati da una forza astratta.
Un’avventura dove il protagonista vivrà una parallela soluzione del caso, da una parte attraverso realtà e aiuti giunti da persone decise a sostenerlo in questa ricerca, seppur mettendo in pericolo la loro stessa vita, e un richiamo del subconscio in grado di indirizzare Braxton nella giusta direzione.
Un libro da leggere “allargando gli orizzonti” per toccare, con una trama avventurosa e dal gusto amaro, la telepatia, i riti antichi e pagani e le forze astratte.
Una lettura completa, dalla trama ricca di fantasia, avventura e una piacevole nota astratta e magica.
Un’aura di mistero avvolge l’autore, Alberto Donel, e la sua opera ma, la profondità dei temi trattati, la voglia di giungere alla conclusione e la speranza di salvare Julian, tengono il lettore con il fiato sospeso, alternando reale e surreale, amici e nemici, passato e presente in un concentrato emozionante, adrenalinico e a tratti commovente, completato dall’intenso amore del padre nei confronti del figlio.
Un padre razionale e legato all’ambizione terrena del lavoro e un figlio sognatore, che sbaglia inseguendo l’astrattezza dei propri desideri; due rapporti e due caratteri così diversi in grado di disegnare e reggere l’intera struttura del romanzo, donano colore e armonia al pensiero dell’unità familiare e al sincero e profondo amore tra padre e figlio.
Un finale aperto che lascia volteggiare, sulla superficie della trama, il sospetto che non sia tutto concluso, che il male possa tornare a minare, ancora una volta, la tranquillità di quel villaggio e della vita di Braxton.
La lettura è ricca e piacevole, l’importanza di leggere e dare spazio agli autori emergenti è riposta anche nella purezza del contenuto, un lavoro non modificato e “pasticciato” ma carico di sentimento e scrittura acerba.
Il gusto che si percepisce assaporando queste pagine è concentrato proprio nel vasto orizzonte della fantasia dell’autore, capace di unire concreto e onirico, e nei difetti, piccoli e impercettibili, di utilizzo di alcune parole, descrizioni e articolazioni della trama.
Un bellissimo lavoro, un ottimo thriller e un’avventura che lascia il lettore in uno stato di costante suspance e attesa.
Alberto Donel si è sempre interessato alla narrativa, in particolare fantastica, e ha poi approfondito le risorse espressive della scrittura con il pregevole contributo del filosofo Rosario Assunto. In seguito, secondo le linee guida di Elemire Zolla, si è dedicato allo studio dell’esoterismo, presente in varie tradizioni magiche e mistiche, come conoscenza più profonda della realtà e dell’uomo.