Review Party da oggi, 21 Settembre 2017, in libreria!
Il guerriero del mare
Giulio Castelli
Formato: Copertina rigida
Un conto è studiare le guerre Puniche a scuola, un altro poterci “entrare” e viverle in prima persona attraverso le parole e il racconto della vita di Gaio Lutazio Catulo.
Scoprire così come vivevano i romani della Repubblica, quali usi e costumi si presentavano di fronte ad un viaggiatore lontano, quali nomi e parole sentiamo ancora oggi pronunciare, magari con un significato diverso ma soprattutto quale importanza poteva avere la famiglia d’origine, il fato, l’ingegno e il dio denaro.
Tra guerre, interessi personali, amanti, scontri familiari, déi e nemici, questo romanzo è il perfetto racconto delle nostre radici e della grande lotta per il dominio della Repubblica Romana.
Il romanzo inizia nel 281 a.c., Gaio Lutazio Catulo ha dieci anni e vive con la famiglia appartenete al ceto ricco ma ancora fedele alle buone maniere.
Proprio per questa benevolenza e per lo spirito compassionevole del padre di Gaio, una famiglia facoltosa come quella dei Claudi diventa ostile ai Lutazi perchè vede ostacolato il diritto di lucrare sulle sofferenze degli altri.
Questa strada inaspettata che prende la vita di Gaio e circostanze sfavorevoli, lo portano prima a Cartagine e poi a stringere amicizia con l’anziano della famiglia dei Claudi che sarà prezioso alla formazione personale e politica del ragazzo.
Attraverso la narrazione dello stesso Catulo si ha la possibilità di seguire tutti gli avvenimenti storici che portarono alla guerra con Pirro prima, dove fecero la comparsa in Italia gli elefanti, e alla prima guerra Punica poi, dove l’ingegno nella costruzione della flotta navale sarà decisivo.
Proprio nella prima guerra punica Gaio Lutazio si distinguerà, e questo gli permetterà di passare alla storia.
In guerra prezioso e decisivo, in patria eroe.
Ma basta il decoro militare ad una vita tranquilla a Roma?
No, infatti la vita cittadina non sarà meno impegnativa di quella sul campo.
Non saranno solo i conflitti familiari a destare preoccupazioni ma anche il matrimonio infelice, l’amore desiderato e impossibile, le congiure, i tradimenti, le amicizie e l’apprensione per tutto ciò che seguirà decisioni politiche e consolari.
Insomma, attraverso il racconto di Gaio Lutazio Catulo, si ha la possibilità di conoscere, scoprire e “vedere” da vicino la vita e tutto ciò che ruota attorno alla “grande Roma”.
E’ difficile non rimanere affascinati e meravigliati quando si ha di fronte uno scritto così curato, studiato e coinvolgente.
La documentazione e i dettagli architettonici, culturali, e riguardanti usanze, linguaggio, armi, strategie e vita cittadina, sono il primo merito che deve essere riconosciuto a Giulio Castelli.
L’autore, grande studioso e scrittore di storia tardoantica e medievale, ci dona dettagli utili a capire molto della citta divenuta centro del mondo per secoli.
Un grande romanzo storico, capace di coinvolgere il lettore nella vita di un cittadino romano, meravigliarsi con lui, impaurirsi, rimanere affascinati dall’imponenza nelle descrizioni del faro di Alessandria, inorridire di fronte alle crudeltà della guerra e parteggiare per smascherare i brogli della Repubblica.
Una capacità narrativa capace di racchiudere la vita di una persona, non un lavoro facile ma riuscito perfettamente grazie anche al racconto in prima persona che intensifica fantasia e interesse del lettore.
La completezza storica viene resa curiosa affascinante grazie agli spaccati descritti di vita pubblica dei personaggi, dai sotterfugi e tutto ciò che ne consegue.
La parte centrale, relativa alla guerra in Sicilia contro Cartagine e la conseguente supremazia navale è forse quella che necessita più impegno e concentrazione, ma che aiuta a comprendere fino in fondo i fatti storici per l’intensità del racconto, gli scambi e i tentativi di pace.
Un’ulteriore nota positiva va riservata al glossario dei termini antichi che si trova nella prima parte del libro, utile a comprendere terminologia comune e nomi di città e popoli.
Sapevate per esempio cosa sono le calende o a cosa corrisponde l’ora dodicesima? Cosa fosse la “pietra nera”? La composizione delle domus?
Insomma, questo romanzo è un’ottima occasione per capire, conoscere e arricchire noi stessi con la capacità dell’autore di coinvolgere come nei migliori film di avventura o nelle serie tv di successo.
Un romanzo che è il completamento di se stesso che si chiude con la parte iniziale, capace di incuriosire su ciò che sarà, sull’ascesa di Annibale Barca, il “più grande generale dell’antichità”.
Giulio Castelli
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