Nel cuore di una donna
Chiara Albertini
Formato: Brossura
Genere: Romanzo
Editore: Streetlib
Pagine: 294
“Ci sono verità difficili da rivelare, verità scomode a cui ci si vorrebbe sottrarre, verità amare che fanno così male da non riuscire nemmeno a scriverle nero su bianco… perché significherebbe viverle nuovamente, riflettersi in loro una seconda volta. E a nulla serve riconoscere che il cuore ha infinite ragioni, a volte taciute, altre sussurrate, altre ancora rivelate, quando le si scoprono in balia del destino: “lui” è una forza più grande, a cui non si può sfuggire.”
Recensione:
La vita è piena di sorprese e, troppo spesso, certi di sapere tutto dei nostri affetti più cari, ignoriamo che possano nascondere qualcosa che nel tempo ha forgiato carattere e atteggiamento, e che li ha portati ad essere ciò che sono nella vita di tutti i giorni.
Le certezze, che noi per primi pensiamo di modellare e maneggiare con disinvoltura dopo anni passati a costruire il presente, possono sgretolare con facilità se alla base c’è un passato che rientra in scena, mettendo in discussione tutto quanto, catapultandoci in uno stato interiore che non riusciamo a gestire.
Il conto che la vita spesso ci presenta quando meno ce lo aspettiamo, quando ormai crediamo di avere tutto sotto controllo, quando pensiamo che il peggio sia passato… .
“Nel cuore di una donna” è un viaggio interiore, una panoramica interna di atteggiamenti passati, di considerazioni presenti e di cambiamenti futuri.
Susan è una donna sulla sessantina orgogliosa, decisa, esigente e a volte prepotente.
Ha il mondo in pugno e crede di avere esattamente tutto e tutti sotto controllo.
La sua vita ha appena svoltato verso una nuova fase, il ritiro dal lavoro, dall’azienda che con tanti sacrifici ha creato e gestito con il marito.
Per quanto in famiglia ci siano dei problemi legati ad alcune vicende che hanno visto protagonisti i due figli maschi, Susan non ha mai esitato, ha tenuto in pugno gli affetti sapendoli gestire a suo piacimento e, secondo lei, nell’unico modo possibile, il migliore!!
Un giorno, la sorella minore di Susan, Beth, si presenta a casa portatrice di una spiacevole notizia, proprio mentre la maggiore sta guardando una fotografia di loro bambine che le ha riportato alla mente spiacevoli ricordi.
L’infanzia, nascosta a tutta la famiglia, torna prepotentemente nei pensieri di Susan, il rapporto difficile con una madre che non ha mai saputo amare le figlie, l’odio e la paura per un padre violento e prepotente.
Una notizia, riguardante la madre Anne, ormai sola e malata, mette a nudo Susan, convinta di essersi liberata del pesante fardello di un’infanzia infelice e da cui è riuscita a scappare senza mai voltarsi indietro e che ha nascosto completamente ai familiari della vita nuova costruita con impegno, amore e sacrifici.
Questa notizia non può essere ignorata, la madre di Susan e Beth è malata e forse, questa doccia fredda, e lunghe spiegazioni della sorella, portano Susan a riflettere e a decidere di tornare dalla madre temporaneamente per starle vicina e capire le azioni di un passato che così tanto l’ha segnata.
Così, dopo aver rivelato la realtà sul suo passato e incontrato la rabbia e la delusione del marito Paul e la comprensione e il perdono della figlia Carol, Susan parte per il paese natale Amberley lasciando Boston e la famiglia, che non sa se sarà in grado di perdonarla al suo ritorno.
Questo viaggio, riporterà Susan in una dimensione passata, dove il rapporto con la madre e il legame con la terra di origine la cambieranno profondamente.
Il viaggio non sarà solo una meta ma una rivoluzione interiore, dove paure, ansie e incertezze si scontreranno con delle verità inaspettate, rivelando risvolti della storia che Susan, peccando d’orgoglio, non aveva mai considerato.
Questo è sicuramente un libro carico di sentimento e riflessione.
La narrazione della storia e il cambiamento nel paesaggio, si passa dalla vita frenetica di Boston alla quiete della campagna inglese, sono il contorno di una storia che scava nelle sensazioni e nei sentimenti più profondi dell’essere e della persona.
Mi ha colpito l’impostazione del paesaggio e il riflesso opposto nella personalità di Susan.
Boston, una città frenetica, organizzata, che spesso non permette di soffermarsi a pensare alla semplicità delle piccole cose, è il luogo dove Susan si sente tranquilla e dove ha saputo mettere ordine e costruire una carriera e una famiglia esattamente rispecchiando i suoi desideri.
Dall’altra parte, il secondo paesaggio che si incontra è Amberley, un tranquillo villaggio del West Sussex, dove la campagna e il fiume Arun danno quel senso di pace e tranquillità, che tutti cercano con gli occhi per dare ristoro alla mente, ma che in questo caso si trasforma nel luogo dove sono state seppellite tutte le paure del passato e dove rinascono ansie e pensieri legati al presente.
Gli opposti che contrastano tra immagine e interiorità.
La narrazione e i personaggi sono ben delineati, la fisionomia si immagina facilmente, il carattere e la personalità invece sono perfettamente descritti, riuscendo ad interpretare sensazioni, paure e riuscendo a condividere ed immaginare le difficoltà che Susan è costretta ad affrontare rivivendo le tappe drammatiche della sua infanzia e il carico interiore che questo può portare.
Proprio per la grande attenzione dedicata all’introspezione, questo romanzo è un grande invito a riflettere sulle paure e a ricercare perennemente di vedere il lato nascosto della medaglia, che può riservare sorprese e nuovi sentimenti, può aiutare a vedere le situazioni da più punti di vista e rivalutare noi stessi con un giudizio più obiettivo.
La grande riflessione che, attraverso i sentimenti e le difficoltà di Susan siamo portati a fare, è che il passato incide sempre su di noi, anche se non ne siamo consapevoli.
Cambiare il passato non è possibile, ma con la consapevolezza che si possono rivalutare comportamenti e azioni, nostre e degli altri, il presente può essere miniera di sorprese e inaspettati tesori.
Anche Susan, di rientro dal viaggio che profondamente la segnerà, vedrà avvenimenti improvvisi e incontri inaspettati cambiarla drasticamente, riportandola ad un livello di quotidianità dove regna la pace tanto desiderata.
Il grande invito, che ho letto nelle righe scritte da Chiara Albertini, è quello di non farsi guidare dalle esperienze passate nella dimensione presente, di non lasciare che le paure ci modellino e siano le corde che guidano le nostre azioni, che l’appoggio della famiglia e degli affetti può superare il giudizio che ci sentiamo sulle spalle e che sa essere prezioso aiuto nelle difficoltà, un invito a saper analizzare il nostro comportamento e le nostre azioni perchè non è mai troppo tardi… .
Una lettura introspettiva leggera e piacevole.
Personaggi e luoghi ben descritti e fedeli alla realtà, con caratterizzazioni ben delineate e chiare nell’esposizione.
Davvero ottima la scrittura, quasi assenti gli errori grammaticali.
L’unica, piccola critica che mi sento di fare, ma che assolutamente non vuole sminuire un romanzo molto ben fatto, è una formalità esagerata dei dialoghi e una velocità nel mutamento di sentimenti e perdono un pochino forzato, sembra quasi che ci si metta più ad arrabbiarsi che non a perdonare.
Detto questo, rimane un lavoro ben fatto, che apre a grandi riflessioni, adatto a chi vuole viaggiare su onde di pensieri e sentimenti provando a interpretare sensazioni e azioni passate e le ripercussioni emotive e comportamentali sul presente.
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Chiara Albertini: Nata e cresciuta a Milano Marittima, in provincia di Ravenna, è laureata in Lingue e Letterature Straniere. Ha all’attivo una tesi in Lingua e letteratura inglese con un saggio sull’ amata e famosa scrittrice inglese del XX secolo Ellis Peters dal titolo Il Medioevo in giallo nella narrativa di Ellis Peters.
Da sempre affascinata da questo periodo storico ha infatti condotto studi al limite del poliziesco sui secoli bui e, a tutt’oggi, questo saggio rimane il primo e unico lavoro in ambito italiano sull’argomento (Vincitore al PremioCarver/2012; secondo posto al Premio Franzkafkaitalia/2012)
Appassionata di lettura e scrittura, per un arricchimento personale e culturale, ha conseguito un diploma in Tecniche di redazione: editing, correzione di bozze. Dalla carta al web. Nella vita lavora nel settore turistico-immobiliare: un mondo, dice lei, che non le appartiene del tutto. Nel cuore di una donna è il suo romanzo d’esordio.
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