Buongiorno Libranti,
Quando entro in libreria in genere ho i reparti dove vado a sbirciare per trovare il romanzo che mi accompagnerà a casa.
Il tragitto sarà un insieme di sguardi ammiccanti in attesa di un tête-à-tête sul divano.
Non ho una casa editrice preferita, in genere mi lascio trasportare dai titoli o dalle trame anche se alcune case editrici spiccano maggiormente rispetto ad altre nella mia libreria.
Ma poi ci sono quei libri che, a prescindere dalla posizione che occupano tra genere, autore e scaffale hanno un fascino che richiama e a cui non si può resistere.
Numerati, colorati, semplici!
Su di me, i libri pubblicati da Adelphi hanno sempre avuto un fascino irresistibile.
Non hanno tempo, o per lo meno lo annullano totalmente non seguendo la moda del momento ma mantenendo l’eleganza che rende degno ogni dorso di quelle carezze che solo i libri sanno meritare.
Le rendono uniche le tonalità pastello e la carta opaca oltre all’inconfonfibile logo rappresentante un pittogramma cinese noto come «pittogramma della luna nuova» che compare da 3000 anni sui bronzi della dinastia Shang e significa “morte e rinascita”.
Adelphi invece è una parola greca che significa “fratelli, sodali”, ed esprime l’origine del progetto comune tra i soci fondatori.
Si, perchè anche la storia mertita di essere raccontata.
Nel 1962 la casa editrice venne fondata da Roberto Calasso (che dal 1999 ne è il presidente) assieme a Roberto Bazlen e a Luciano Foà.
A Bracciano nella villa di Ernst Bernhard, Bazlen lanciò l’idea di creare un edizione critica di Nietzsche e una collana di Classici, con l’idea di pubblicare tutti quei libri scoperti da molto ma mai pubblicati. Erano dei libri di argomenti diversi l’uno dall’altro che vennero chiamati libri unici, ossia testi di vario genere che avevano rischiato di non essere mai pubblicati.
Partirono pubblicando Classici con Büchner, Gottfried Keller, Machiavelli, Stendhal e nel 1965 fu il turno delle Opere complete di Nietzsche.
Il 1965 fu anche l’anno di pubblicazione della prima collana, la Biblioteca Adelphi!
Nel 2013 in occasione dei 50 anni della casa editrice è stato pubblicato “Adelphiana 1963-2013” Un libro grazie al quale il lettore conosce, riconosce o esplora la nascita e la crescita di una casa editrice unica e innovativa!
“La vera storia dell’editoria è in larga parte orale – e tale sembra destinata a rimanere. Una teoria dell’arte editoriale non si è mai sviluppata – e forse è troppo tardi perché si sviluppi ora. Andando contro a questi dati di fatto, ho provato a mettere insieme due elementi: qualche passaggio nella storia di Adelphi, quale ho vissuto per cinquant’anni, e un profilo non di teoria dell’editoria, ma di ciò che una certa editoria potrebbe anche essere: una forma, da studiare e da giudicare come si fa con un libro. Che, nel caso di Adelphi, avrebbe più di duemila capitoli.”